Bonifica dei siti inquinanti, lavoro di catalogazione avviato dal Comune di Cosenza
L’opera di bonifica ambientale partita da viale Magna Grecia, dopo il dissequestro dell’area, è soltanto la prima tappa di un percorso finalizzato a restituire vivibilità alle zone interessate dalla presenza di materiali inquinanti.
Sono cinquantotto, infatti, i siti di questa natura localizzati sul territorio cosentino e tutti sono stati schedati in uno scrupoloso lavoro di catalogazione che ha coinvolto gli uffici degli Assessorati all’ambiente, guidato da Martina Hauser, e al verde e manutenzione, guidato da Carmine Vizza.
Quest’ultimo, affiancato dalla dottoressa Veronica Gallo dell’Ambiente ed all’ingegnere Rino Bartucci, ha tenuto una conferenza stampa questa mattina per dare conto alla città di Cosenza di come sulla problematica delle cosiddette discariche abusive l’occhio dell’Amministrazione sia stato vigile sin dall’inizio tanto da avviare un lavoro di censimento in primis ed una programmazione degli interventi quale passo successivo. Un impegno che, nella prima fase, ha visto la collaborazione del Corpo Forestale e l’utilizzo di personale del settore manutenzione, delle cooperative e di Ecologia Oggi, senza sforare di un centesimo rispetto al contratto con l’azienda.
“Di ogni sito – ha spiegato l’assessore Vizza - è stata analizzata la caratterizzazione, la tipologia di materiale inquinante, quali dati fondamentali per procedere ad una progettazione della bonifica”. “Bonifica che – precisa l’ingegnere Bartucci – non attiene soltanto al recupero superficiale ma deve intervenire anche in profondità”.
E veniamo alla localizzazione dei siti inquinanti che, al contrario di quanto si possa immaginare, non si limita a zone del territorio cittadino per così dire nascoste all’occhio del viandante, ma investe anche alcuni quartieri dove per ovvi motivi si parla di discariche di piccole dimensioni, ma pur sempre discariche.
Una scorsa all’elenco dei siti inquinanti ci evidenzia infatti situazioni ben note, da viale Magna Grecia alla strada di collegamento Serra Spiga Mendicino, da via Reggio Calabria a S. Ippolito. Ma emergono anche degli insospettabili o, comunque, zone nelle quali la continuità con la quale vi si abbandonano materiali vari è tale da averle trasformate in micro discariche e qui l’elenco coinvolge anche quartieri come via Popilia e zone limitrofe, sino a viale Mancini, e le frazioni anche in alcuni luoghi più a vista.
“Di tutte queste aree – ha aggiunto l’assessore Vizza – almeno 15 presentano una pericolosità derivante da recidiva e saranno pertanto sottoposte ad un sistema di videosorveglianza in collegamento con la Prefettura, così come tutte quelle a rischio saranno opportunamente segnalate con apposita cartellonistica”.
La riflessione che emerge, aldilà degli interventi materiali programmati e avviati dall’Amministrazione comunale, che stanno per spostarsi su via Reggio Calabria, è che la chiave di volta sta nella raccolta differenziata. “A breve partirà una massiccia campagna di comunicazione sulla differenziata – ha annunciato l’assessore Vizza – perché è chiaro che lì risiede la soluzione al problema, ma solo a patto che il cittadino si senta protagonista di una vera e propria inversione di tendenza comprendendo i benefici che una raccolta razionale dei rifiuti porta alla città elevandone il livello di qualità della vita”.