Botto di Capodanno: con la crisi cresce il rischio del “fai-da-te”

Calabria Cronaca

Vere e proprie "bombe carta" assemblate nel garage, in cantina o addirittura nel salotto di casa nel disprezzo delle più elementari norme di sicurezza. E' il "fai-da-te" la nuova, pericolosissima frontiera dei botti di Capodanno. "Una tendenza già emersa lo scorso anno - ammette Salvatore Timpano, responsabile del Nucleo artificieri e antisabotaggio della questura di Roma - e purtroppo confermata in questi giorni". Sono la crisi, e i prezzi dei fuochi che continuano a restare a molto alti, a suggerire a molti di improvvisarsi "produttori". "Diciamo la verità - premette Timpano - per tanti l'unica cosa che conta davvero e' la potenza, evocata da nomi come 'bomba maya': da qui l'idea, davvero sciagurata, di svuotare botti più piccoli e di raccogliere tutto l'esplosivo in uno solo, più grande.

L'anno scorso proprio qui a Roma ci e' scappato il morto". Tra i "bombaroli" artigianali "c'e' chi ha poca esperienza - racconta il responsabile del Nucleo artificieri - e anche chi si affida a consigli trovati on line, ma pochi sanno che spesso basta una pressione poco accorta, un minimo urto o un calore troppo elevato per provocare l'esplosione del manufatto. Se poi si lavora non in locali isolati ma vicino ad altre persone, quasi sempre inconsapevoli, il rischio che tutto finisca in tragedia aumenta esponenzialmente". Un altro pericolo da non sottovalutare e' quello dello stoccaggio: "le misure di sicurezza da osservare sono rigidissime - spiega Timpano - ma spesso chi commercia prodotti illegali li conserva in locali non adatti e, soprattutto, non abbastanza lontani da appartamenti o spazi frequentati da persone". Altro motivo per privilegiare, al momento dell'acquisto, i rivenditori autorizzati ed evitare gli ambulanti-volanti, "quelli che espongono la propria merce all'ultimo momento sul tavolino aperto all'angolo della strada o, peggio, nel portabagagli dell'auto". Ultima, fondamentale raccomandazione: "occhio ai fuochi inesplosi, quelli che abbiamo chiamato del giorno dopo. Il pericolo che i fuochi trovati per terra, in strada o in qualche cortile, esplodano appena raccolti e' molto alto. E i più esposti purtroppo sono i bambini".