‘Ndrangheta: operazione “Luce dei boschi”, chiesto giudizio per 43
Una richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 43 imputati dell'operazione antimafia denominata "Luce nei boschi" è stata avanzata oggi dal pm Marisa Manzini al gup distrettuale, Gabriella Reillo. Associazione mafiosa, omicidi, estorsioni, tentati omicidi e detenzione di armi i reati, a vario titolo, contestati. - Informa l'Agi - L'inchiesta, scattata con un'operazione della Squadra Mobile di Catanzaro e della Dda nel gennaio dello scorso anno, mira a far luce su oltre 20 anni di dinamiche criminali sviluppatesi attorno al "locale" di 'ndrangheta di Ariola, frazione del comune di Gerocarne, centro delle Preserre vibonesi.
Il gruppo mafioso, che sarebbe capeggiato dalle "famiglie" Altamura, Loielo, Emanuele, Gallace e Maiolo, avrebbe esteso i suoi "tentacoli" su almeno otto comuni delle Preserre. Dei 43 imputati in 16 ieri hanno chiesto attraverso i rispettivi difensori il rito abbreviato che prevede uno sconto di pena pari ad un terzo in caso di condanna. Gli altri hanno invece optato per il rito ordinario. Richieste di costituzione di parte civile nel processo sono state avanzate dai Comuni di Gerocarne, Arena, Acquaro, Dasa', Pizzoni, Vazzano, Sorianello, Soriano. Parte civile anche Confindustria.