Libro su Galardo presentato a Rossano
“Esce Galardo entra nessuno: biografia semiseria di una bandiera del calcio calabrese.” Questo, dunque, il titolo del libro scritto dal giornalista sportivo Bruno Palermo, con la prefazione di Andrea Abodi già presidente di Lega Serie B, che è stato presentato nella sala rossa di palazzo San Bernardino nel centro storico di Rossano.
Straordinaria l’accoglienza riservata all’ex capitano della Rossanese calcio che ha lasciato bei ricordi nell’intera tifoseria bizantina in tre anni di militanza calcistica indossando la gloriosa maglia rossoblu. Da elogiare il minuzioso e prezioso lavoro messo in atto dal giornalista Bruno Palermo che, in particolare, ha saputo sintetizzare la storia di un ragazzo del sud, Antonio Galardo, legato alla sua città, Crotone, e al suo territorio, la Calabria, in tutte le sue declinazioni. Racconta il percorso effettuato, finora, da un giovane calciatore che, oltre ad annoverare il maggior numero di presenze nella storia del Crotone calcio, è rimasto impresso nell’importante piazza di Rossano, indossando la maglia della Rossanese, da dove ha avuto inizio la sua meravigliosa avventura sportiva.
“Antonio Galardo – ha sottolineato il cronista Bruno Palermo – non è solo un calciatore, ma un simbolo, una bandiera, un modello da seguire, soprattutto per i più piccoli. Dagli esordi con lo Sporting Crotone di Giuseppe Faga, ai palcoscenici più importanti del calcio italiano. È tutto narrato e documentato attraverso le parole, gli aneddoti dello stesso capitano del Crotone. Il libro – ha sottolineato lo stesso autore – è un viaggio che inizia dai quartieri popolari di Crotone in cui è nato e cresciuto Galardo fino alle sfide della vita attuate, finora, con impegno e tanta passione per il calcio giocato. E poi una parte della sua vita privata, gli inizi difficili, i due anni di Cariati e i tre di Rossano, il ritorno a Crotone per volontà del presidente Vrenna, il campionato vinto con Gasperini, il brutto infortunio a Napoli, il recupero, il campionato vinto con Moriero, la fascia da capitano.”
Il libro, in sostanza, è incentrato sulla storia di un ragazzo, un calciatore, un uomo divenuto, con la sua umiltà e il suo talento, una bandiera per tutti i tifosi che hanno avuto il piacere di ammirarlo e seguire la sua straordinaria carriera. Dalla polvere dei campi di periferia, passando ai più prestigiosi stadi della Serie B. Tutto questo è Antonio Galardo. Piena soddisfazione è stata manifestata, tra l’altro, dall’assessore allo sport del Comune di Rossano, Giuseppe Librandi, il quale nel portare i saluti del sindaco Antoniotti e dell’intera Amministrazione comunale, ha voluto rimarcare, nel suo breve intervento, le doti di Antonio Galardo, un calciatore che con le sue performance, la sua professionalità e l’amore dimostrato verso i colori rossoblu della Rossanese calcio, ha lasciato un segno indelebile nei cuori e nelle menti di tanti tifosi della città bizantina. Tante, poi, le testimonianze di affetto: dall’ex presidente della Rossanese calcio, Carmelo Fedele, all’attuale vice-presidente dell’Audace Rossanese Stefano Mascaro.
Emozionante, poi, l’abbraccio con una parte della tifoseria locale. Due di loro, Antonio Zangaro e Piero Ammirante, hanno voluto consegnare allo stesso Galardo la sciarpa dello storico gruppo di ultras: “Quelli di Sempre” fondato nel 1986. In platea, inoltre, erano presenti anche l’ex vice-presidente della Rossanese calcio, Luigi Longo, l’attuale presidente dell’Audace Rossanese, Antonio Ferrante, ma anche tanti ex compagni di squadra quali: Giovanni Arcidiacono, Carmine Mingrone (attuale tecnico dell’Audace Rossanese), Fabio Sestito e Giuseppe Sifonetti. La serata, moderata dal cronista Luca Latella, è stata arricchita, dopo le domande di alcuni colleghi giornalisti, dalle degustazioni dell’azienda rossanese “Perla di Calabria” di Teresa Sifonetti. Al termine dell’incontro, infine, non sono mancati calorosi applausi, oltre a diverse manifestazioni di affetto, all’indirizzo dell’ex capitano della Rossanese calcio Antonio Galardo che, con le sue giocate, ha regalato forti emozioni al pubblico di Rossano e non solo. Un esempio da seguire per i tanti giovani calabresi che desiderano affermarsi nel mondo del calcio.