‘Ndrangheta. Sequestro di beni ad un 47enne vibonese, sarebbe vicino al clan Mancuso
Beni per un valore di oltre un milione di euro, sono oggetto del sequestro che sta eseguendo stamani la Dia di Catanzaro su provvedimento adottato dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Vibo Valentia a seguito di autonoma proposta formulata dal capo della stessa Divisione investigativa antimafia.
Il patrimonio oggetto del sequestrato comprende quote societarie, diversi beni immobili, mobili e rapporti finanziari che sarebbero riconducibili a Leonardo Melluso, 47enne vibonese, considerato dagli inquirenti vicino alla cosca di 'ndrangheta dei Mancuso.
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Leonardo Mellusoè stato condannato a quattro anni e otto mesi di reclusione per traffico di stupefacenti al termine del processo scaturito dall'operazione denominata "'Nduja", ed è ritenuto personaggio di rilievo delle organizzazioni 'ndranghetistiche del vibonese, ed in particolare molto vicino a Michele Mancuso, fratello di Luigi, ai vertici dell'omonima consorteria mafiosa di Limbadi (Vibo Valentia), con proiezioni in altre regioni d'Italia e all'estero.
La Dia di Catanzaro ha sviluppato una serie di accertamenti patrimoniali che hanno riguardato un arco temporale compreso tra il 1997 e il 2010, nei confronti di tutti i componenti del nucleo familiare di Melluso allo scopo di documentare, tra l'altro, la netta sproporzione tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte dirette e le attività economiche esercitate. Al riguardo, il Tribunale di Vibo Valentia, ha avuto modo di precisare "che tutti i beni oggetto della proposta direttamente o indirettamente nella disponibilità di Melluso avuto riguardo alla sproporzione tra il reddito reale e quello dichiarato devono ritenersi il frutto o comunque il reimpiego dei proventi derivanti dalle attività illecite". (Agi)