Dal 5 al 10 febbraio ad Amantea gli stati generali dell’apicoltura italiana

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Avrà quest’anno luogo in Calabria, presso il centro congressi La Principessa ad Amantea, il XXIX° Congresso dell’Apicoltura Professionale. Organizzatori dell’evento, che richiamerà in Calabria apicoltori provenienti da tutta l’Italia, la A.A.P.I (Associazione Apicoltori Professionisti Italiani), il Consorzio Apicoltori di Calabria e l’U.N.A.A.P.I. (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani).

Il patrocinio e sostegno dell’Assessorato Agricoltura della Regione Calabria e la collaborazione della Confederazione Italiana Agricoltori, hanno posto le basi per poter realizzare in Calabria l’evento tradizionalmente più importante di questo piccolo ma indispensabile comparto agricolo. Cinque giornate ricche di incontri, visite aziendali, dibattiti, degustazioni per affermare il ruolo strategico dell’Apicoltura nazionale nell’ambito dell’economia agroalimentare italiana.

Gli alveari che impollinano colture e natura, sono in Italia 1.127.836. Dati importanti che evidenziano però come in Italia il patrimonio apistico sia notevolmente inferiore alla media europea che nel 2010 censiva 14.075.111 alveari.

“Purtroppo – ha dichiarato Claudio Cauda Presidente degli Apicoltori Professionisti Italiani – non è ancora operativa nel nostro Paese l’anagrafe apistica, nonostante siano oltre tre anni che ne attendiamo il decreto attuativo, da quando è stata istituita sulla carta”.

Secondo Francesco Panella Presidente U.N.A.A.P.I.: “le Associazioni degli Apicoltori verificano una forte ripresa del settore, dopo la sospensione dei concianti neo-nicotinoidi per la concia dei semi di mais. E’ ora necessario mettere in atto strategie di difesa delle colture, in particolare degli agrumeti, che siano compatibili con la sopravvivenza degli insetti utili. In Calabria l’apicoltura è sempre più un’attività specializzata ben integrata nel contesto agricolo, con la produzione di eccellenze regionali, quali i mieli di agrumi, mandarino, castagno, eucalipto ecc…”

“La produzione di mieli nella nostra regione” ha dichiarato Luigi Albo Presidente del Consorzio Apicoltori di Calabria - è pari a 25 -35 kg per ogni alveare Abbiamo però aziende apistiche che riescono a produrre 35 – 40 kg con gli alveari stanziali e oltre 60 kg con quelli nomadi. E’ evidente quanto in questo settore la professionalità incida notevolmente sulle capacità produttive. Visti i numeri e l’importanza che l’ape riveste nel settore agricolo, basti pensare che il 70% delle speci vegetali sono impollinate dalle api e che su 1 euro prodotto per l’apicoltore, le api ne restituiscono 10 al mondo agricolo, è auspicabile che in regione, in sintonia con le organizzazioni agricole, al tavolo di concertazione per la nuova programmazione del PSR, ci sia un rappresentante degli apicoltori data la particolarità e la specificità del settore”.

La produzione di miele della Calabria si aggira sui 35/45.000 q.li di ottimi mieli. Per Severino Pagliaro dell’Apicoltura Savuto è un ottimo segno e obiettivo che si“ stiano attivando studi ed energie per la tipicizzazione dei mieli locali, quali quello di agrumi, mandarino e di eucalipto” e aggiunge “è un settore che vive di professionalità e passione. Che sinora non ha mai beneficiato degli interventi della Pac (sostegno del reddito) e di altri provvedimenti economici per favorirne l’ulteriore sviluppo”.

“Eppure oggi il miele, il polline e gli altri prodotti dell’apicoltura rappresentano reali possibilità di reddito e di occupazione soprattutto per i giovani. Per questo si conta che dal Congresso escano indirizzi per interventi concreti a sostegno dell’apicoltura, soprattutto a sostegno dei giovani e delle aziende produttive”.