Guardia di Finanza, bilancio eccellente per le attività del 2012

Calabria Cronaca

Di seguito la nota del Comando regionale Calabria della Guardia di finanza con il bilancio delle attività relative al 2012. Maggiori dettagli sull’attività svolta in Calabria nel 2012 e sulle linee guida che ispireranno l’attività nel 2013 saranno forniti nel corso della conferenza stampa che il Comandante Regionale terrà il 18 febbraio alle 10,30, nella caserma “P. Laganà”, sede del Comando Regionale Calabria, a Catanzaro.

Eseguiti 631 accertamenti patrimoniali antimafia, sequestrati e confiscati beni alla ‘ndrangheta per 838 milioni. Sequestrate oltre 2,3 tonnellate di droga, arrestati 96 responsabili. Sequestrati 290.000 prodotti con marchi contraffatti, denunziati 157 responsabili. Intercettati lungo le coste calabresi 2.108 immigrati clandestini, arrestati 19 scafisti. I dati di sintesi relativi alle operazioni svolte nel 2012 dai Reparti della Guardia di Finanza in Calabria forniscono un tangibile riscontro delle proiezioni operative del Corpo rispetto allo speciale presidio di legalità che è chiamato ad assicurare, nonché un quadro di situazione sui fenomeni illeciti di maggiore spessore che si registrano nella regione.

E’ proseguita, incessante, l’attività di contrasto alla criminalità organizzata e ad una delle sue manifestazioni più insidiose, vale a dire alla sua strategica infiltrazione nel tessuto economico, realizzata mediante la partecipazione ad iniziative imprenditoriali del settore privato come di quello a partecipazione pubblica, resa possibile dalle ingenti risorse finanziarie provenienti dai traffici illeciti, che le ha permesso di occupare – come dimostrato da alcune indagini concluse proprio nel 2012 – interi settori economici.

Gli strumenti utilizzati per contrastare la criminalità organizzata sono stati quelli delle indagini di polizia giudiziaria e degli accertamenti patrimoniali, coordinati dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria, talvolta condotti in sinergia con le altre Forze di polizia, nel segno di una cooperazione che ha visto esprimere al meglio le rispettive competenze.

Il dato più rilevante di questa azione di contrasto, svolta da tutti i Reparti dipendenti, in particolare dai Gruppi di investigazione contro la criminalità organizzata presenti nei Nuclei di Polizia Tributaria di Catanzaro e di Reggio Calabria, è quello del progressivo spossessamento dei beni e delle imprese della ‘ndrangheta: l’individuazione degli effettivi titolari di attività e di beni intestati a insospettabili prestanome ha permesso di sottrarre alla ‘ndrangheta una quota significativa del mercato dei beni e servizi, nonché patrimoni immobiliari cospicui in Calabria e in altre regioni del Paese.

Strettamente connessa e condotta con analoga intensità è stata l’attività di contrasto al riciclaggio di denaro sporco che ha visto i finanzieri impegnati nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, provenienti dall’Unità di Informazione Finanziaria, nonché nell’analisi dei flussi finanziari, dopo la scoperta dei casi più rilevanti di evasione fiscale, di indebita percezione di finanziamenti pubblici, di usura, bancarotta e di tutti i reati di natura o con finalità economica, allo scopo di intercettare le operazioni di “ripulitura” del denaro proveniente da reato e di reimpiego nei circuiti dell’economia legale.

Il presidio antiriciclaggio nella regione è assicurato anche da un’articolazione del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza istituita nel 2010 a Reggio Calabria.

Un posto rilevante nel comparto della tutela dell’economia è occupato dall’attività di contrasto alla produzione e al commercio di prodotti con marchi contraffatti, un settore che vede la regione interessata soprattutto da fenomeni di commercializzazione al dettaglio, svolta prevalentemente da cittadini extracomunitari, accentuata nel periodo estivo e in corrispondenza delle maggiori festività.

L’azione di contrasto nel settore è stata svolta da tutti i Reparti dipendenti, attraverso il controllo del territorio e in combinazione con le tradizionali attività di controllo degli obblighi fiscali, per assicurare una tutela della legalità che spazia dalla lotta all’evasione alla tutela del made in Italy e della sicurezza dei prodotti; un presidio sistematico è invece apprestato dal Corpo nel porto di Gioia Tauro, crocevia di primaria importanza dei traffici commerciali di transito e di importazione

Anche nel 2012, la Guardia di Finanza ha intercettato ingenti quantitativi di prodotti contraffatti (abbigliamento, calzature, giocattoli, farmaci, sigarette, ecc.) destinati al mercato interno e in altri Paesi europei; in molti dei casi scoperti i prodotti contraffatti si sono rivelati pericolosi o nocivi per la salute.

Nell’ampia strategia di contrasto alla contraffazione dei marchi, di tutela del made in Italy e della sicurezza dei prodotti, si è inserito, nel 2012, un progetto educativo ideato dal Comando Regionale Calabria e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Cosenza, con l’Ufficio Scolastico Regionale e con la Direzione Regionale della RAI: un’iniziativa diretta ai bambini della scuola primaria di Rende (CS), nella quale sono stati coinvolti insegnanti e genitori, divulgata poi in tutte le scuola primarie della Calabria.

Contro altre condotte gravemente lesive del corretto funzionamento del mercato quali sono quelle dei reati fallimentari e dell’usura, l’azione di contrasto del Corpo nella regione è sensibilmente cresciuta rispetto all’anno precedente.

Diffuso, fra i reati fallimentari, il fenomeno della “bancarotta fraudolenta”: una condotta illecita rispetto alla quale l’azione dei Reparti del Corpo ha fornito i necessari riscontri all’Autorità Giudiziaria, individuando i responsabili delle sottrazioni patrimoniali e recuperando in molti casi le risorse finanziarie a beneficio dei creditori.

Nel settore del contrasto ai traffici illeciti di stupefacenti, si registra il più alto quantitativo complessivo di droga finora sequestrato dai Reparti del Corpo in Calabria, oltre 2,3 tonnellate, in massima parte cocaina intercettata nel porto di Gioia Tauro, a riscontro di indagini e di attività di “prima linea” svolte, rispettivamente, dai Gruppi Operativi Antidroga di Catanzaro e di Reggio Calabria e dal Gruppo di Gioia Tauro, nonché dagli altri Reparti territoriali col supporto delle unità cinofile dislocate in tutta la regione.

Un fenomeno dal rilievo piuttosto significativo registrato nel settore è quello delle piantagioni di canapa indiana scoperte in tutte le province della Calabria dai Baschi verdi e dai Finanzieri dei Nuclei Mobili di Compagnie e Tenenze, con il supporto della Sezione Aerea di Lamezia Terme: in molti casi le indagini hanno portato all’individuazione e all’arresto dei responsabili.

Nel contrasto all’immigrazione clandestina, il Piano di coordinamento regionale approvato sotto l’egida della Prefettura di Catanzaro, che vede coinvolte anche le altre Forze di polizia, attribuisce alla Guardia di Finanza funzioni di raccordo attraverso il Reparto Operativo Aeronavale del Corpo in Vibo Valentia ed ha previsto un consistente impegno delle unità delle dipendenti Sezioni Operative Navali nella vigilanza della costa jonica calabrese, interessata dal fenomeno degli sbarchi di clandestini; inoltre, al largo delle coste della regione, la Guardia di Finanza ha fornito altro contributo con le unità alturiere dei Gruppi Aeronavali di Taranto e Messina, nonché, negli ultimi due anni, con il supporto dei mezzi aerei dell’Agenzia europea FRONTEX, in attuazione del Piano Eneas, piano del quale il Corpo è partner.

Questi, in sintesi, i risultati ottenuti nelle aree descritte:

Accertamenti antimafia. Sono stati effettuati 631 accertamenti patrimoniali che hanno interessato 534 persone fisiche e 290 persone giuridiche. Ne sono scaturiti sequestri di beni per circa 472 milioni di euro, confische per circa 366 milioni di euro.

Antiriciclaggio. Sono state approfondite 569 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette che hanno portato alla denuncia di 138 persone, di cui 1 tratta in arresto, e all’accertamento di condotte di riciclaggio per oltre 24 milioni di euro.

Contrasto ai reati fallimentari e all’usura. In materia di reati fallimentari sono state concluse 86 indagini che hanno portato alla denunzia di 172 persone delle quali 14 in stato d’arresto, e all’accertamento di distrazioni di beni in danno dei creditori per oltre 1 milione. In materia di usura sono state denunciate 24 persone, di cui 8 in stato di arresto.

Tutela dei marchi e sicurezza dei prodotti. Complessivamente, sono stati sequestrati 290.000 pezzi, in larga parte intercettati nel porto di Gioia Tauro, e sono stati denunziati 157 responsabili.

Il contrasto ai traffici internazionali di stupefacenti. Complessivamente sono stati sequestrati 2.118 Kg di cocaina, 228 Kg fra eroina, hashish ed altre sostanze psicotrope, 21.958 piante di canapa indiana e sono state denunciate 276 persone, di cui 96 in stato di arresto.

Il contrasto all’immigrazione clandestina. Sequestrati 20 natanti, arrestati 19 scafisti ed intercettati 2.108 immigrati clandestini.