Canto d’Amore, a Roma la presentazione della raccolta poetica di Lucia De Cicco

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Si terrà, il 2 marzo presso il San Giovanni della Croce, collegio Internazionale della Pontificia Facoltà Teologica Teresianum a Roma, in Piazza San Pancrazio 5/A, la presentazione della raccolta poetica, edita Aletti, Canto d’Amore, di Lucia De Cicco, un’autrice Cosentina e pubblicista. A presentare la raccolta - alle ore 16 è previsto l’inizio - la poetessa e giornalista, Michela Zanarella e l’attore e giornalista Giuseppe Lorin.

Michela Zanarella, che è una giovanissima e brillante poetessa Padovana, è spesso a contatto con il mondo poetico Cosentino, ella stessa è stata nella città per presentare una sua raccolta poetica “Meditazioni al femminile” ed ha curato la prefazione del testo “Canto d’Amore”. Giuseppe Lorin è un affermato attore di teatro, nato a Roma, laureato in psicologia e diplomato all'Accademia Nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico", è sicuramente un artista poliedrico e sono numerose le sue produzioni non solo come attore, ma anche come sceneggiatore e regista. Nella presentazione declamerà il “Cantico delle creature ” di San Francesco D’Assisi.

Saranno presenti il Preside della Facoltà Padre Joseph Varghese e Padre Serrao che si è occupato di organizzare l’incontro con i Frati Carmelitani del Collegio. Inoltre esporrà un docente Carmelitano studioso di poesia religiosa. Le musiche sono del compositore Gioda Grafella, che ormai da molti anni compone per passione usando strumentazione digitale, sovrapposta alle note della chitarra. Il disegno della locandina è del pittore e disegnatore romano, Gaber Fugentis.

Questo testo nasce da una lunga meditazione dei testi di San Giovanni della Croce, attualizzati e miscelati ad altri momenti importanti della vita dell’autrice: la nascita del figlio, l’amicizia, l’amore coniugale, i viaggi, l’amore per la sua terra Calabrese. Elementi imprescindibili dall’esistenza stessa della De Cicco, che si ritiene non una poetessa, piuttosto una tra-scrittrice di sensazioni, che chiudono dei cicli di rinascita e di ricerca interiore. La stessa che concluderà la serata ha dichiarato “sono riflessioni semplici, non perdo tempo a cercare dei sostantivi importanti, perché voglio, in questo testo che il messaggio sia preciso, a volte, anche duro e che punti l’attenzione sulla spiritualità e non sull’intellettualità dell’autore. Lo Spirito Santo illumina tutti elargendo doni e non penso che l’amore per la poesia sia superiore all’amore per la matematica, così come essa non è superiore all’amore per la pittura. Sono doni semplici, che Dio dà e altrettanto semplicemente debbono arrivare, come uno stilista concentro l’attenzione dell’osservatore sull’abito e non sull’indossatrice".