Calabria: Giordano su piattaforma elettronica
Il consigliere regionale Giuseppe Giordano ha depositato una interrogazione consiliare sullo stato accreditamento della regione Calabria sulla piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti vantati dalle imprese. Nello specifico l’interrogazione evidenzia come il Governo nazionale attraverso diversi provvedimenti adottati nell’anno 2012 ha disciplinato i rapporti di credito e debito tra la Pubblica Amministrazione e le imprese fornitrici sulla base della legge 6 luglio 2012 n° 94. In particolare sulla tematica rilevano due decreti certificazione e più specificatamente il D.M. 25 giugno 2012 avente ad oggetto la certificazione dei crediti scaduti nei confronti delle regioni ed enti locali, un decreto compensazione del 25 giugno 2012 che regolamenta la compensazione di crediti maturati nei confronti di regioni,enti locali ed enti del servizio sanitario nazionale e un decreto sul fondo centrale di garanzia a cui si sono succeduti ulteriori decreti ministeriali di recepimento delle modifiche della normativa primaria. L’esponente regionale rileva come attualmente il procedimento di certificazione del credito è gestito tramite un piattaforma elettronica messa a disposizione dal Ministero dell’economia e delle Finanze e gli attori principali nella certificazione dei crediti sono il titolare del credito e l’amministrazione o ente debitore. Per rendere operativo il sistema è necessario che i soggetti debbano accreditarsi alla piattaforma elettronica e per quanto concerne le amministrazioni pubbliche le stesse debbono essere preventivamente registrate nell’Indice Pubblica Amministrazione (IPA).
Il consigliere Giordano sottolinea come da organismi del settore e da un report del quotidiano Sole24 ore si apprende che il numero delle P.A. che si sarebbero accreditate sulla piattaforma elettronica è limitato mentre, nelle more, è stata eliminata la possibilità di utilizzare in via transitoria la modalità cartacea e tale situazione sta determinando ulteriori problemi alle imprese le quali, con un sistema di fatto bloccato, si trovano nell’impossibilità, in presenza di una forte carenza di liquidità, di accedere a servizi sostitutivi come la certificazione. La stessa Regione Calabria sembra non aver ancora ottemperato all’accreditamento con gravi conseguenze per le imprese che operano sul territorio regionale e che vantano crediti nei confronti dell’ente regione.
Con l’interrogazione presentata si intende sapere se la regione Calabria, anche attraverso le sue varie articolazioni amministrative , abbia provveduto ad effettuare l’accreditamento al sistema PCC e,in caso contrario, quali siano le motivazioni del ritardo,in ogni caso quali siano le iniziative che si intendono intraprendere per sanare una situazione che rischia di compromettere ulteriormente lo stato economico delle imprese regionali alle prese con una crisi sistemica che coinvolge l’intero paese.