Fisco: Commissioni tributarie senza uffici

Catanzaro Attualità

La "spending review" si abbatte anche sugli uffici giudiziari catanzaresi e, in particolare, sulla Commissione provinciale tributaria di Catanzaro che, presto, dovrà lasciare i locali in cui adesso è situata per essere "ospitata" all'interno di quelli destinati alla Commissione tributaria regionale. La vicenda è stata resa nota oggi, nel corso della cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario, tenutasi a Catanzaro, dal presidente Gianfranco Migliaccio. Così, nel denunciare la grave situazione in cui si è costretti ad operare dal punto di vista logistico, Migliaccio ha aggiunto: "Ho appreso solo nei giorni scorsi, da informazioni fornitemi su mia richiesta che in data 31 maggio e 1 giugno 2012 un rappresentante del Ministero dell'Economia e delle Finanze ed il responsabile "ad interim" della commissione tributaria regionale, dopo aver visionato tutti gli spazi e le postazioni di lavoro dei dipendenti della detta commissione regionale e di quella provinciale (che sono allocate nello stesso edificio) ravvisavano la necessità di dismettere una parte (circa 120 mq.) dei locali occupati dalla commissione provinciale e che il direttore dell'ufficio segreteria di tale commissione provvedeva ad informare la proprietaria del recesso anticipato del relativo contratto di affitto". Una scelta dettata proprio dai tagli decisi a livello nazionale.

Tuttavia, ha evidenziato il presidente Migliaccio "ho più volte pensato, in particolare negli ultimi anni, che nuoce assai gravemente non solo al buon funzionamento delle commissioni tributarie della Regione, ma anche al loro decoro ed al loro prestigio al fatto che esse siano ospitate in locali non idonei alla loro attivita' istituzionale". Una condizione che riguarda sia gli uffici di Catanzaro che quelli di Reggio Calabria e Cosenza, dove le udienze vengono tenute, scrive Migliaccio, "in stanze anguste, prive di una stanza adiacente destinata alla camera di consiglio, atte ad ospitare pochissime persone, con i difensori delle parti costretti ad aspettare nei corridoi, in una situazione complessiva che a volte diventa anche di grande confusione".

E' stata quasi completata la copertura degli organici di magistrati nelle Commissioni tributarie regionale e provinciali della Calabria. Lo ha reso noto il presidente, Gianfranco Migliaccio, nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario tributario. Questo e' stato possibile grazie alla riforma legislativa avviata nel settore "Non posso negare che questo massiccio innesto di magistrati delle altre giurisdizioni - ha spiegato Migliaccio - stia gia' avendo (e certamente avra' sempre piu') benefici effetti. Non posso percio' negare la grande utilita' pratica della riforma in questione, ma solo per la giurisdizione tributaria: debbo infatti ripetere che non vedo alcuna coerenza d'assieme in una normativa che, per rafforzare una giurisdizione, indebolisce le altre, soprattutto quella ordinaria, le cui disastrose condizioni d'organico sono ben note". Rispetto allo status di magistrato tributario, il presidente della Corte d'Appello di Catanzaro ha spiegato: "Mi rimane l'amarezza di concludere la mia quasi quarantennale attivita' al servizio della giustizia tributaria non quale giudice a pieno titolo, ma quale giudice di serie B, come spesso noi giudici tributari veniamo altezzosamente definiti con espressioni che certamente non meritiamo". Critica la situazione del personale amministrativo in servizio presso le Commissioni, definiti da Migliaccio "sempre piu' gravi", a causa di "una progressiva riduzione della consistenza delle risorse umane". Unica nota positiva "dopo quasi nove anni di situazioni precarie, quasi paradossali, finalmente abbiamo dall'1 ottobre 2012 un direttore di segreteria a tempo pieno".

(AGI)