Diamante, ricorso della Misericordia contro l’esclusione dai servizi dell’Asp di Cosenza
Dopo i frequenti appelli rivolti al Direttore generale dell’Asp di Cosenza, finalizzati a mettere ordine all’interno di presunte irregolarità in procedure interne perpetrate a danno della Congregazione di Misericordia di Diamante, l’associazione di volontariato passa alle vie legali con un formale ricorso preliminare ad una successiva azione giudiziaria volta a tutelare gli interessi lesi.
"Tutto prende le mosse - come si legge in una nota della stessa Misericordia - dai numerosi tentativi, operati da parte di ambienti ASP, di esclusione della Misericordia di Diamante da servizi la cui gestione è affidata dall’azienda sanitaria a soggetti del Terzo Settore".
“Ci si riferisce ai servizi di emergenza urgenza e di supporto al 118, ai servizi di accompagnamento dei dializzati, a servizi sostitutivi del servizio ambulanza pubblico, così come ad altri servizi per i quali l’ASP si è sempre avvalsa della collaborazione di associazioni ottenendo un risparmio enorme rispetto ad una gestione in proprio e un servizio più efficiente. – Si legge in una nota stampa della Misericordia – Sono servizi dai quali puntualmente veniamo tagliati fuori senza motivo e ogni volta per dimenticanze, disattenzioni, problemi tecnici, ed a causa di tutta una serie di altri motivi che appaiono essere assolutamente pretestuosi e strumentali rispetto ad un chiaro disegno di esclusione a evidente ed inevitabile vantaggio altrui.”
La decisione della Congregazione di Misericordia di partire con una azione ufficiale e formale nei confronti dell’ASP di Cosenza appare essere stata prodotta da un ultimo episodio legato alla mancata convocazione della stessa per la definizione delle condizioni di affidamento del servizio dializzati; episodio, quest’ultimo, successivo ad una precedente esclusione dal medesimo servizio, da parte del distretto sanitario di Praia a Mare, pur in presenza di un provvedimento autorizzativo della Direzione Generale.
“Non si comprende, quali siano le motivazioni della mancata convocazione e della relativa esclusione dal servizio 118, da altri servizi e da ultimo da quello relativo ai dializzati; – continua la nota della Misericordia – troppe sono le coincidenze per far pensare a semplici casualità ed è arrivato il momento di fare chiarezza e di far valere in modo ufficiale le nostre ragioni nel pieno rispetto di quella legalità che pare essere calpestata o, comunque, di quelle storture nelle procedure che appaiono chiare. Andremo avanti per la nostra strada sperando che situazioni di degrado, presenti in altre regioni e continuamente evidenziate dai mass media, possano non radicarsi più di quanto siano forse già presenti sul nostro territorio, considerando che utenti di tali servizi potremmo esserlo tutti.” Si attende, ora, l’esito di tale ricorso da parte dell’ASP di Cosenza il cui direttore generale, dott. Scarpelli, si è sempre mostrato attento ad ogni eventuale discrasia afferenti alle procedure poste in essere.