Patto Regione-Aiop, procura chiede giudizio per Scopelliti
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, accusato di tentato abuso d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta relativa alla stipula del "Patto di Legislatura" tra la Regione e l'Aiop. Dopo l'avviso di conclusione indagini emesso a metà febbraio, ora il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, Gerardo Dominijanni, ha chiesto che il governatore calabrese venga mandato sotto processo, nella sua qualità di Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro della sanità, relativamente a questo specifico filone investigativo legato al settore.
Ma l'originaria indagine, molto più ampia, riguarda anche altre vicende sulle quali le indagini proseguono. Si tratta, per come rese pubblico lo stesso Scopelliti il 16 febbraio 2012, ricevendo un avviso a comparire davanti al pm ricevuto da lui e da altri indagati, di presunti illeciti connessi alla delibera di Giunta relativa al rinnovo del protocollo d'intesa tra Regione Calabria e l'Università' Magna Graecia e l'approvazione con delibera di Giunta del regolamento attuativo contenente i requisiti minimi per l'autorizzazione al funzionamento e le procedure per l'accreditamento dei centri socio riabilitativi per disabili e la riconversione dei servizi Siad, relativi alla Fondazione Betania Onlus. Tutti provvedimenti che secondo quanto contestato sono stati assunti senza preventivo parere del "Tavolo Massicci", ma che, precisarono già un anno fa dalla Regione Calabria, "non hanno prodotto effetti in quanto sospesi e poi revocati dallo stesso Commissario".
"Chiarirò presto - aveva dichiarato già nel febbraio scorso Scopelliti - che si tratta di atti di indirizzo politico che non hanno prodotto alcun effetto, né danno economico per la Regione Calabria, né vantaggio ad alcuno". E adesso, e per venti giorni, il presidente della Regione potrà espletare ogni attività ritenuta utile a smentire quella che allo stato è una mera ipotesi d'accusa che non ha ancora superato alcun vaglio giudiziario, prima che la Procura proceda oltre con una richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. (AGI)