Processione del venerdì santo: tra fede e devozione a Rossano
Tanti i fedeli che, ancora una volta, hanno partecipato, in massa, alla tradizionale Processione dei Misteri di scena nell’incantevole e suggestivo centro storico bizantino. Ogni venerdì Santo, come di consueto, si rinnova un rito antichissimo che, di anno in anno, richiama tanta gente per le vie principali della città alta. Lacrime e commozione nei volti di tanta gente, lungo tutto il percorso cittadino, nel momento in cui passano in corteo le diverse statue che, in particolare, rappresentano la Passione di Gesù. Una Processione, organizzata nei minimi dettagli dalla Confraternita dell’Addolorata diretta dal Priore Alberto Garofalo, che vede il coinvolgimento dell’intera comunità cattolica locale e non solo.
Tanti, infatti, i turisti ed immigrati che affollano le vie principali della città antica per assistere ad un rito religioso che, di anno in anno, si rinnova nel comune bizantino. Molti, invece, i devoti (questi più delle volte sono costituiti da veri nuclei familiari del luogo), che portano in cammino e sulle spalle le diverse statue in giro per la città. Una devozione che, in particolare, si tramanda di generazioni in generazioni. Al termine della Processione, come di consueto, il padre Arcivescovo, S. E. Mons. Santo Marcianò, si sofferma su tematiche quali: la fede e le problematiche sociali.
Il suo accorato appello, prima di impartire la benedizione finale su tutti i fedeli presenti di fronte alla Cattedrale, è stato rivolto, quest’anno, a tutti i politici che, invece, di farsi la guerra per accaparrarsi le diverse poltrone di potere, debbano riflettere sui numerosi problemi che vi sono nella società attuale dove si registrano, purtroppo, dati allarmanti: dalla crisi economica all’aumento dei disoccupati, dalle famiglie povere ai giovani in cerca di una prima occupazione. Problematiche che, negli ultimi tempi, affliggono i cittadini italiani per una serie di vicissitudini dove la speranza è diminuita ulteriormente in tante persone.
Un dato di fatto che deve svegliare, in primo luogo, le coscienze di tutti i governanti di qualsiasi colore politico, affinché si possa invertire la rotta in maniera tale da garantire un domani migliore a quanti vivono, ancora oggi, nella speranza. Con questo messaggio, dunque, è terminata l’omelia del Vescovo della diocesi di Rossano-Cariati, Marcianò, condivisa e applaudita lungamente da quanti hanno preso parte al significativo evento religioso, il quale ha voluto formulare i suoi più sinceri auguri di Buona Pasqua sia all’intera comunità diocesana e sia ai calabresi sparsi in tutto il mondo.
Oggi (sabato Santo), dalle 10 alle 21, molti fedeli si recheranno nella piccola chiesa dell’Addolorata, di fronte alla Cattedrale nel centro storico, per pregare dinanzi al Cristo morto. In serata, con inizio alle ore 22, il padre Arcivescovo darà vita alla veglia pasquale e, subito dopo, alla celebrazione della Santa Messa di Resurrezione.