Ad Amendolara la IV Sagra dei piselli
Lo sviluppo sostenibile dei prossimi anni, sul quale Amendolara e tutto l'alto ionio hanno convintamente deciso di investire, é quello fondato sulla valorizzazione, promozione e fruizione, in chiave manageriale e dunque economica ed occupazionale, di tutto ciò che rappresenta il nostro patrimonio identitario condiviso. In questa mission, attraverso la quale stiamo cercando di operare una inversione di tendenza rispetto alle politiche pubbliche del passato, assumono un ruolo strategico i cosiddetti marcatori identitari: dai prodotti del terroir agli eventi della tradizione, dal patrimonio storico-archeologico ed architettonico alla qualità della vita dei nostri centri storici passando dalla tutela del mare e dei suoi fondali.
È con questo spirito e con questi obiettivi che il Sindaco Antonello Ciminelli invita il territorio a partecipare ad uno dei numerosi eventi identitari che a partire da aprile animeranno il Paese della Secca. A cominciare dalla imminente sagra dei piselli, giunta alla sua quarta edizione e che, per il Primo Cittadino, dovrà rappresentare un punto di non ritorno verso due ambizioni su cui l'Esecutivo dichiara massimo impegno: il consorzio dei piselli di Amendolara e il presidio Slow Food per questa eccellenza dell'alto ionio.
L'appuntamento con la IV Sagra dei piselli è per sabato 13 aprile. La manifestazione è organizzata dal Comune d'intesa con il Gal Alto Jonio Cosentino Federico II e con il grande contributo di associazioni e cittadini, in particolare di “Terre e Sapori” guidata dal presidente Giuseppe MONTALTO e dal vicepresidente Rosina Onorato.
Ad Amendolara custodiamo delle eccellenze. Ed attraverso queste – dice Ciminelli – dobbiamo cercare di raggiungere il punto di equilibrio, la sintesi tra management e identità. Così come hanno fatto i francesi col concetto di terroir, così come hanno fatto gli andalusi con la Semana Santa, così come hanno fatto egregiamente altre regioni italiane: dalla Toscana, all’Abruzzo, dall’Umbria alla Sicilia alla vicina Puglia con la Taranta nel Salento. Riteniamo – va avanti il Sindaco – che Amendolara e l'alto ionio abbiamo tutte le carte in regola per incamminarsi su questo percorso virtuoso, seppur con notevole ritardo.
Piselli. Ambiamo al Presidio Slow Food. Sono sfide, queste, che abbiamo deciso di raccogliere e condividere con la nostra gente. I piselli da un verso, le mandorle (dalle quali deriva anche il nome della stessa Città) e la Secca dall’altra, insieme al microclima, i falò di San Vincenzo (26-27 Aprile), il Palio di Sant’Antonio nel quadro della storia cittadina che dal Neolotico ad oggi ha visto stratificato la presenza di civiltà diverse, sta a significare – conclude il Sindaco – che questo territorio ha sempre offerto, alle sue popolazioni, strumenti per vivere e prosperare senza attendersi alcuna manna dal cielo.