È morto in ospedale il giovane ferito ieri in un agguato nel vibonese
E' deceduto nell'ospedale "Germaneto" di Catanzaro Salvatore Lazzaro, il 23enne vittima nella tarda serata ieri di un agguato nella frazione "Fago Savini" di Sorianello, in provincia di Vibo Valentia. A sparare contro di lui è stato un killer appostatosi nei pressi della finestra di casa della vittima che si trovava agli arresti domiciliari per reati legati agli stupefacenti.
Lazzaro è cugino di Nicola Rimedio, il 27enne ucciso a colpi di fucile il 3 giugno 2012 e pure lui noto agli inquirenti per spaccio di droga. L'omicidio è l'ultimo di una lunga serie di fatti sangue nelle Pre- Serre vibonese dall'aprile dello scorso anno. Al centro dello scontro la probabile "conquista" del territorio nel settore degli stupefacenti. Sull'accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone. (Agi)
h 16:19 | Riassetto degli equilibri criminali per il controllo del traffico di droga. Questa la pista seguita dai carabinieri di Serra San Bruno e Vibo Valentia per venire a capo dell'omicidio di Salvatore Lazzaro. Il fascicolo sull'omicidio dalla Procura di Vibo dovrebbe passare nelle prossime ore alla Dda di Catanzaro. All'attenzione degli inquirenti vi sono tre dati in particolare: la vittima era cugino di Nicola Rimedio, ucciso il 2 giugno 2012 a Sorianello ed anche lui coinvolto in vicende di droga; Rimedio era a sua volta imparentato con Domenico Ciconte, 63 anni, ucciso sempre a Sorianello il 25 settembre 2012; il 22 settembre 2012 è stato invece ucciso a "Comunella" di Gerocarne, a due passi da "Fago Savini", il 31enne Antonino Zupo, pure lui come Lazzaro mentre si trovava agli arresti domiciliari per vicende legate al traffico di droga.
Tali fatti di sangue andrebbero ad incastrarsi col tentato omicidio di Giovanni Emanuele (1 aprile 2012), ed il tentato omicidio di Domenico Tassone (25 ottobre 2012) costato la vita al 19enne Filippo Ceravolo, quest'ultimo estraneo alla "guerra" fra clan che vedrebbe fronteggiarsi due fazioni: da un lato gli Emanuele di "Fago Savini" e dall'altra i Loielo di Ariola di Gerocarne, in provincia di Vibo.