Sdp denuncia: “Scarafaggi negli uffici della questura di Crotone”
“All’interno dell’Ufficio adibito ad archivio Immigrazione sito al piano terra della locale Questura, aperta la porta dello stesso, come potete vedere dal video allegato, si notavano sparsi per tutto il perimetro dell’ufficio nonché sulle scrivanie, numerosi e ribrezzanti insetti alati (scarafaggi rossi)”.
E’ quanto denuncia con una nota al questore di Crotone, Gianfranco De Carlo, responsabile provinciale di Sindacato dei Poliziotti Uniti dalla base.
“Camminare per i corridoi della Questura - scrive ancora De Carlo - è impossibile tra esalazioni maleodoranti che arrivano soprattutto dai bagni, lo slalom da effettuare tra immondizie e scarafaggi e non da ultimo le scorie velenose depositate sotto il piazzale, ormai lavorare dignitosamente qui, è diventato difficoltoso. Anche volendo renderla presentabile con solo 2 ore a settimana di pulizie effettuate da personale di una ditta che certamente ha vinto un appalto il cui ribasso sfiora il ridicolo e il tragico paradosso”.
La nota del SdP così continua: “in questa Questura, per mancanza di fondi non si riesce nemmeno a cambiare le lampade al neon esaurite, tant’è che lei stesso alcuni giorni addietro ha comprato con soldi propri circa 20 neon che ha fatto sostituire negli più uffici più importanti e nei bagni. Il Sindacato dei Poliziotti Uniti dalla Base comunica che si attiverà con qualsiasi mezzo a propria disposizione affinché i colleghi di questa Questura, lavorino, almeno, in ambienti puliti senza rischiare di incorrere in qualche malattia infettiva con eventuali contagi per i propri cari”.
De Carlo così conclude: “Questore, il sindacato deve tutelare i diritti dei poliziotti anche per quanto concerne la salubrità degli ambienti di lavoro e nessun taglio alle spese può essere consentito se va ad intaccare la dignità di un pubblico dipendente che già lavora tra mille difficoltà e sempre più spesso è costretto a comprare di tasca propria la cancelleria o il computer per poter garantire un minimo servizio alla cittadinanza”.