Pd: Comitati Renzi Calabria chiedono dimissioni D’Attorre

Calabria Politica

“Le virulente esternazioni del Commissario del Pd calabrese su Matteo Renzi segnalano ancora una volta come nel partito ci sia quello che oramai si può definire il “problema D'Attorre”. Come è stato più volte segnalato, infatti, il Commissario che dovrebbe essere figura di equilibrio e al di sopra delle parti, non perde occasione di attaccare un'area importante del partito, che ha oltremodo un'ampia e particolarmente attiva rappresentanza in Calabria. - Lo affermano in una nota i Comitati per Renzi - Questa anomalia politica si è già palesata nel corso delle primarie ma appare non più accettabile per il Pd che in Calabria si appresta a giocare la fondamentale partita dei congressi che determineranno gli organigrammi e gli indirizzi di un partito che esce da una bruciante sconfitta elettorale e che deve necessariamente porre le basi per una ripartenza che appare decisiva per il suo futuro.

Oltre a questo risulta essere un dato oggettivo, che conferma la singolarità della situazione calabrese, il fatto che Alfredo D'Attore ha partecipato egli stesso alle primarie, godendo quindi di una consistente rendita di posizione, per poi essere candidato ed eletto Deputato del Pd. Anche da questo, appare evidente che in una fase così importante e delicata, avere un arbitro che è anche giocatore inficia la regolarità stessa dei congressi e ne mina alla base la credibilità agli occhi dei militanti e dei simpatizzanti che pur volendo guardare con fiducia e speranza alle sorti del Pd, sono frastornati e disillusi dalla confusione dei ruoli oltre che dalla mancanza di contenuti di un dibattito troppo incentrato su regole e posizioni interne e non sulle risposte da dare ai cittadini calabresi riguardo alle gravi emergenze di questa regione.

Nella consapevolezza del delicato momento politico che vive il Paese e la nostra regione, i rappresentanti dei Comitati pro Renzi calabresi, chiedono con forza, invitando tutte le altre aree del partito a fare altrettanto, che questa "anomalia calabrese" venga rimossa e che il dibattito congressuale sia regolato e accompagnata da una figura realmente super partes. Se così non sarà, se il Commissario D'Attorre non lascerà il suo ruolo di Commissario, l' “area renziana” del Pd calabrese non parteciperà ai congressi provinciali e regionali del partito. Congressi che possono essere svolti se affidati alla Commissione di Garanzia del Partito, garante di tutte aree Pd calabrese”.