Manovra: Pacenza, Cariati e San Giovanni in Fiore nella Provincia
"Subito a lavoro per annettere i comprensori di Cariati e San Giovanni in Fiore nelle competenze amministrative della Provincia di Crotone".
Ecco la proposta lanciata dal consigliere regionale del Pdl, Salvatore Pacenza, per evitare che la provincia ionica venga soppressa - assieme a quella di Vibo - a seguito della recente manovra "anticrisi" (approvata lo scorso martedì in tarda serata dal Consiglio dei ministri) che prevede, fra l'altro, l'abolizione degli Enti intermedi con meno di 220mila abitanti.
"Del resto - spiega il consigliere regionale - la proposta di allargare i confini territoriali di alcune province era già stata vagliata a livello nazionale col ministro Calderoli alla vigilia del paventato provvedimento. Sebbene la mia proposta sia ancora tutta da discutere, sia a livello procedurale, che tecnico, ritengo che bisogni operare proprio in questa direzione: nell'allargamento dei confini territoriali della provincia. È dal momento della sua creazione ad oggi che si discutere della possibilità di annettere i comprensori di Cariati e San Giovanni in Fiore nelle competenze amministrative della Provincia di Crotone. L'ipotesi è stata sempre scartata per ragioni meramente opportunistiche di alcuni rappresentanti politici. Oggi non è più una questione campanilistica, ma una necessità per la sopravvivenza dell'Ente. Con la soppressione della Provincia pitagorica - prosegue l'onorevole Pacenza - si farebbe un balzo indietro di 50'anni che non semplificherebbe né i problemi di Crotone, né quelli di Catanzaro, né tantomeno si raggiungerebbero i tagli previsti dal governo. Ricadere sotto le competenze del capoluogo di regione significherebbe spazzare definitivamente via ogni velleità di rinascita per Crotone e la sua Provincia. In un momento così delicato, tale annuncio, cade come una mannaia sul capo dei nostri cittadini. Ecco perché invito tutte le forze istituzionali del territorio a sedersi attorno ad un tavolo e intraprendere qualsiasi strada percorribile ai termini di legge per evitare l'ennesimo scippo ai nostri danni".