‘Ndrangheta: “Lupin”, in due non rispondono al magistrato

Vibo Valentia Cronaca

In due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre un terzo ha risposto alle domande del giudice respingendo le accuse. Questo l'esito degli interrogatori di garanzia dinanzi al gip del Tribunale di Vibo Valentia, Lucia Monaco, svoltisi ieri nel carcere di Vibo per i tre arrestati nell'ambito dell'operazione "Lupin" eseguita martedì. Ad avvalersi della facoltà di non rispondere sono stati Alex Prestanicola, 22 anni, fidanzato con la figlia di Leone Soriano, presunto capo dell'omonimo clan di Filandari, e Francesco Giofrè, 23 anni, di San Gregorio d'Ippona.

Alex Prestanicola è accusato di aver procurato "la strumentazione necessaria per le attività delittuose dell'associazione" dedita ai furti di autovetture, mentre Giofrè è accusato di aver svolto il ruolo di "autista degli altri sodali, provvedendo a contattare i terzi ricettatori". Ha invece risposto alle domande del gip, contestando le accuse, Giuseppe Prestanicola, 37 anni, di Porto Salvo, frazione di Vibo, indicato come il "promotore dell'organizzazione". I tre rimangono tutti in carcere. (AGI)