‘Ndrangheta: fissato in appello il processo al clan Mancuso
La Corte d'Appello di Catanzaro ha fissato il processo di secondo grado al clan Mancuso (operazione "Black money") che in primo grado a Vibo Valentia ha fatto registrare condanne per complessivi 47 anni di reclusione a fronte dei 220 anni di carcere chiesti dal pm Marisa Manzini.
La Dda su 21 imputati ha presentato appello solo per sette posizioni. Altre cinque sono state invece appellate dalle difese. In primo grado non ha retto l'accusa di associazione mafiosa ed i giudici in sentenza hanno scritto di "totale vuoto probatorio" fornito dalla pubblica accusa.
Il 4 aprile si aprirà quindi il processo per: Giovanni Mancuso, condannato in primo grado a 9 anni per usura (richiesta del pm 29 anni); Agostino Papaianni, condannato a 7 anni e 8 mesi (richiesta pm 28 anni e 6 mesi); Antonio Mancuso, 5 anni (27 anni la richiesta di pena); Pantaleone Mancuso, detto "Scarpuni", assolto (26 anni e 6 mesi la richiesta del pm); Giuseppe Mancuso, 1 anno e 6 mesi anni (19 anni la richiesta del pm); Leonardo Cuppari, 5 anni (12 anni e 6 mesi la richiesta del pm); Antonino Castagna, assolto (12 anni la richiesta di pena); Gaetano Muscia, 7 anni (14 anni la richiesta del pm); Damian Fialek, 3 anni (12 anni e 8 mesi la richiesta del pm); Antonio Velardo, 4 anni (5 anni la richiesta); Antonio Prestia, 5 anni e sei mesi (7 anni la richiesta del pm); Nicola Angelo Castagna, prescrizione (3 anni la richiesta del pm).