‘Ndrangheta: le mani dei clan sui concerti, indagini Dda
La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nell'ambito dell'inchiesta sul clan Mancuso denominata "Black money" che ha portato lunedì alla convalida da parte del gip di Vibo Valentia di 20 provvedimenti di fermo, ha aperto un fascicolo d'inchiesta sull'interessamento della cosca di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, nel business dei grandi concerti.
Fra le accuse rivolte all'arrestato Giuseppe Mancuso, 36 anni, figlio del boss della 'ndrangheta Pantaleone Mancuso, vi è infatti anche quella di essere stato socio occulto, con un ruolo direttivo, di una società vibonese operante nel settore dei concerti e, secondo la Dda, formalmente intestata ad un giovane di Francica, e al figlio di un imprenditore di Ionadi, in provincia di Vibo, arrestato nella stessa operazione.
I due, N. e F.M. sono indagati a piede libero. La società del settore concerti, "Ca&Mo Service", è stata invece sequestrata dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'operazione antimafia e, secondo le indagini, sarebbe entrata in contatto con holding internazionali specializzate nell'organizzazione di pubblici spettacoli per coadiuvarle nella gestione di concerti di artisti italiani di fama nazionale. (AGI)