‘Ndrangheta: operazione “Black Money”, scarcerato imprenditore
Una scarcerazione ed una conferma della detenzione in carcere. Questa la decisione del Tribunale del Riesame di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro denominata "Black money" contro il clan Mancuso di Limbadi. A lasciare il carcere ed a ritornare completamente libero è l'imprenditore di Tropea Antonio Mamone, 45 anni, uno dei principali indagati dell'inchiesta, accusato dalla Dda di associazione mafiosa con il "ruolo di cassiere, con riferimento agli assegni, provento dell'attività illecita del gruppo" riferibile ad Agostino Papaianni, indicato come a capo di un'articolazione del clan Mancuso, contribuendo altresi' l'imprenditore "al reinvestimento dei capitali illeciti del gruppo criminale fornendo i contanti necessari".
Mamone, difeso dagli avvocati Armando Veneto e Michele Accorinti, per il Tribunale del Riesame non andava però arrestato ed è stato perciò rimesso in libertà dopo 2 mesi di detenzione. Resta invece in carcere Gabriele Bombai, 43 anni, di Tropea, difeso dagli avvocati Mario Bagnato e Michele Accorinti, il quale è accusato di aver svolto "funzioni operative nel recupero crediti per conto dell'articolazione" del clan di appartenenza. (Agi)