‘Ndrangheta: ‘Black Money’, resta in carcere il nipote del boss
Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha rigettato il ricorso della difesa avverso l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Orazio Cicerone, 40 anni, di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, nipote del boss della 'ndrangheta Antonio Mancuso. Cicerone, arrestato il 7 marzo scorso nell'operazione antimafia denominata "Black money", resta pertanto in carcere pur se relativamente ad una contestazione per armi il Tdl ha escluso le aggravanti delle modalità mafiose.
Orazio Cicerone è accusato del reato di associazione mafiosa, ed avrebbe avuto "compiti diretti a sovraintendere l'operato dei soggetti dediti alla commissione di reati di usura ed estorsione, con interventi diretti nel recupero delle somme di denaro date in prestito e il mantenimento di rapporti diretti con gli imprenditori sottoposti al gruppo". (Agi)