‘Ndrangheta: giudici si astengono, slitta processo a clan Mancuso
Due giudici del processo "Black money" contro il clan Mancuso, in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia, si sono oggi astenuti dalla trattazione per aver già emesso una sentenza di condanna a carico di quello che viene ritenuto il "braccio-destro" del boss Pantaleone Mancuso, detto "Scarpuni". Lo rende noto l’Agi.
L'istanza di ricusazione è stata presentata nei confronti dei giudici Vincenza Papagno e Giovanna Taricco dall'avvocato Francesco Sabatino che insieme al collega Francesco Calabrese difende l'imputato Pantaleone Mancuso. La richiesta di astensione da parte dei due giudici passa quindi ora al presidente del Tribunale di Vibo, Alberto Filardo, - informa l’agi - il quale in caso di accoglimento dovrà individuare due nuovi giudici non incompatibili con la trattazione del processo che vede imputate 21 persone accusate di far parte del clan Mancuso.
I due giudici si sono astenuti - ed il processo è stato quindi sospeso - poiché condannando in un altro processo Nunzio Manuel Calla' a 16 anni per un tentato omicidio, nelle motivazioni della sentenza hanno scritto che il fatto di sangue sarebbe stato ordinato dal boss Pantaleone Mancuso in veste di capo dell'omonimo clan, anticipando così di fatto il giudizio nel processo "Black money" che vede lo stesso Mancuso accusato di aver promosso la cosca di 'ndrangheta del Vibonese.