Servizi sociali. Lamezia, Cristiano: privilegiare chi paga le tasse
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Consigliere Comunale di Lamezia Terme Massimo Cristiano sull’accesso ai servizi sociali comunali:
“Nel Consiglio Comunale del 16.04.2013 è stato approvato il regolamento (dicasi anche legge comunale) per gli interventi sociali di carattere economico,finalizzati al contrasto della povertà, a favore del singolo e del nucleo familiare, in buona sostanza con questo regolamento si decide a chi dare assistenza e a chi meno, il regolamento è stato proposta dalla Giunta Comunale di centro sinistra.
Molta perplessità ha destato l’art. 4 il comma A che stabilisce che i beneficiari sono tutti i cittadini appartenenti alla U.E. residenti nel nostro comune e il comma B sempre dell’art. 4 in cui si indicano i beneficiari che sono i cittadini: stranieri,con cittadinanza diversa da quelli appartenenti alla U.E., i profughi, i rifugiati, i richiedenti asilo, i rimpatriati,(rom compresi). Ho proposto insieme al gruppo Pdl un emendamento per modificare l'art. 4, lasciando,a limite, il comma A eliminando solo il comma B, ma la maggioranza di sinistra ha bocciato la proposta.
In un momento storico come quello attuale, dove è in atto la più grande crisi dal dopo guerra ad oggi, famiglie in difficoltà che non riescono ad iniziare la seconda settimana del mese, sotto i sinistri colpi di Equitalia, aziende che chiudono battenti, penso che nell’ accesso ai servizi sociali sia opportuno privilegiare chi paga le tasse comunali, chi è residente nel nostro comune, invece che dare contributi a tutti in modo indiscriminato(per come dice il regolamento appena approvato) contributi che altro non sono che i ricavati dalle imposte comunali che i nostri concittadini versano ogni anno nelle casse comunali.
Fino a pochi anni fà, era impensabile che una famiglia di ceto medio potesse rivolgersi ai servizi sociali comunali, purtroppo oggi sono tante le famiglie italiane che hanno bisogno di aiuto e bussano alla porta del comune, è una situazione nuova, di emergenza, sinonimo di un disagio crescente, per questo motivo ritengo che chi amministra deve cambiare la visione delle cose, cioè tutelare quanti, prima di pretendere diritti, compiono il loro dovere di cittadini, naturalmente capisco che questa visione è diametralmente opposta a chi oggi governa la città, ma è la richiesta che oggi con sempre più insistenza una gran fetta di popolazione rivolge alle istituzioni, ragion per cui diventa anche la mia proposta. Presenteremo nuovamente una modifica del regolamento comunale.”