Rigassificatore: vertice tra Confindustria, sindacati e azienda
Un vertice durato quasi tre ore tra azienda, sindacati e Confindustria: così è ripreso il confronto tra LNG Medgas Terminal e parti sociali sul progetto del rigassificatore di Gioia Tauro. A coordinare la riunione, che si è tenuta nella sede dell'associazione di Via del Torrione, è stato il presidente degli Industriali reggini, Andrea Cuzzocrea, che nell'introdurre i lavori ha sottolineato "le potenziali ricadute occupazionali e imprenditoriali del progetto. Si tratta di un investimento ingente, di oltre un miliardo di euro, che va realizzato in fretta: anche per questo riteniamo sia necessario fissare un dettagliato crono programma".
Il massimo rappresentante della Confindustria territoriale ha inoltre rimarcato la necessità di un "coinvolgimento delle imprese del tessuto produttivo locale, evitando di ripetere anche in questo caso gli errori commessi in passato dai general contractor nella realizzazione delle grandi opere". Infine, la richiesta della "condivisione dei processi decisionali con gli enti locali, soprattutto con riferimento alle opere compensative che dovranno essere eseguite sui territori interessati all'opera". In questo senso, Cuzzocrea ha sollecitato la "revisione della convenzione già stipulata con le pubbliche amministrazioni, tra cui la Regione Calabria, al fine di conferire ai Comuni il compito di individuare i lavori da realizzare". Aspetto, quest'ultimo, su cui tutte le parti si erano trovate sostanzialmente d'accordo in occasione dell'ultima audizione nella commissione Bilancio del Consiglio regionale. La LNG Medgas Terminal, attraverso l'amministratore delegato Pierfilippo Di Peio, ha rappresentato un quadro "complessivamente positivo dello stato dell'arte". Il manager ha confermato l'impegno a costituire la società del rigassificatore con sede legale a San Ferdinando, ribadendo la "disponibilità a rivedere al più presto la convenzione per gli aspetti legati alle opere di compensazione". La delegazione della LNG (composta anche dall'ingegnere Franco Canepa, dal consigliere d'amministrazione Emanuele Piazza e dal consulente Marco Vacchelli) ha chiarito che, sul piano amministrativo, si attende il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici sul progetto definitivo, puntualizzando che "nessuna bocciatura c'è stata in passato da parte dell'organismo ministeriale. Il problema della stabilita' della struttura, anche rispetto alla potenziale sismicità dell'area, è già stato affrontato con uno studio specifico mentre la valutazione d'impatto ambientale è stata favorevole.
Tuttavia - ha aggiunto Di Peio - nel percorso di realizzazione dell'impianto c'è ancora qualche variabile. Su tutte, il documento di Strategia energetica nazionale che prevede agevolazioni e sussidi pubblici per uno solo dei tre nuovi rigassificatori in progetto: Gioia Tauro, Porto Empedocle e Falconara". Al dibattito hanno preso parte, per Confindustria, anche il delegato alle tematiche dell'area industriale di Gioia Tauro, Gualtiero Tarantino, e il componente di giunta Giuseppe Nucera. Folta la delegazione sindacale, composta da Nino Calogero, Nino Costantino, Domenico Laganà e Salvatore Larocca per la Cgil; Enzo Musolino e Domenico Serrano' per la Cisl; Santo Biondo per la Uil; Angelo Chirico e Donato Plutino per l'Ugl. Da parte di tutti è stata formulata all'azienda la richiesta di un'indicazione chiara sui tempi di avvio dell'opera e di realizzazione della stessa. I rappresentanti dei lavoratori - concordi sull'apertura di un tavolo con Regione ed enti locali per le opere compensative - hanno evidenziato l'esigenza di pianificare con largo anticipo sia la formazione delle risorse umane, sia la contrattualizzazione delle stesse. Quanto al documento di Strategia energetica nazionale, per i sindacati "è necessario che tutte le forze sociali, politiche e imprenditoriali facciano fronte comune per far sì che questo ingente investimento non sfumi, trasformando il sogno del rigassificatore nell'ennesima irrealizzabile chimera di questo territorio".