Giuristi cattolici: il comune di Crotone sbaglia sulle unioni civili
“Desta sconcerto, quanto riportato da alcuni quotidiani locali, circa l’apertura, da parte del Sindaco di Crotone, Peppino Vallone, all’istituzione del registro delle coppie di fatto nella nostra città”. E’ quanto scrive in una nota Giancarlo Cerrelli, presidente Unione Giuristi Cattolici Italiani – Crotone.
“Il Sindaco – continua Cerrelli - favorendo l’istituzione di tale registro non tiene conto che questo è uno strumento:
1) Inutile: il registro per le coppie di fatto, invero, non ha alcuna efficacia giuridica, perché non rientra nell'autonomia regolamentare degli enti locali la potestà di disciplinare situazioni di diritto familiare. Tale registro, pertanto, ha un’esclusiva natura ideologica e simbolica.
2) Non necessario: Non vi è alcuna esigenza e urgenza sociale, nella nostra città, all’istituzione di tale registro. Le esigenze e i bisogni dei nostri cittadini - che sono in ginocchio per una crisi generalizzata, acuita da un’apatica amministrazione della cosa pubblica - sono altri e ben più importanti di un registro, che non darebbe sollievo ad alcuno, perché inutile. E’ solo il caso di rilevare, a tal proposito, che nei Comuni in cui il registro è stato istituito - proprio perché non ha alcuna efficacia giuridica, ma ha solo una valenza simbolica e ideologica - le adesioni sono state nulle, o scarse, tanto è vero che alcuni Comuni hanno provveduto ad estinguere tale strumento.
3) Superfluo: Le coppie di fatto, nel nostro ordinamento giuridico godono già della maggior parte dei diritti riconosciuti alle coppie coniugate e non hanno bisogno di un registro che non dà loro alcun ulteriore diritto, in quanto irrilevante giuridicamente.
4) Dannoso: L’istituzione di tali registri potrebbe risolversi, illegittimamente, in una sottrazione ingiusta di diritti e di risorse alle famiglie fondate sul matrimonio, che, invero, offrono una base certa e sicura di stabilità e coesione sociale, a beneficio, invece, di quelle unioni, che non intendono assumersi alcun impegno e dovere davanti alla società e allo Stato e che hanno nella loro precarietà la loro caratteristica principale.
5) Ingiusto: perché, illegittimamente e impropriamente, il Comune farebbe concorrere, nell’elargizione di diritti, da una parte, chi non vuole assumersi, pubblicamente, alcun dovere e impegno e dall’altra, chi, invece, sceglie di fondare la propria unione sul matrimonio, assumendo, così, davanti alla società e allo Stato, l’assunzione di quei doveri e obblighi previsti dalla legge. Per giustizia, dunque, nessun diritto merita chi decide di non assumere alcun dovere.
6) Mezzo per un uso maldestro: Qualora il Comune, istituendo tale registro, illegittimamente, dovesse concedere taluni benefici alle coppie iscritte, il risultato sarebbe quello di favorire un uso maldestro e improprio di tale strumento, da parte di approfittatori, che costituirebbero delle unioni di comodo.
7) Pericoloso: Il registro delle coppie di fatto, tra l’altro, accentua la tendenza, sempre più aggressiva, che rende ogni ora più liquidi, inconsistenti, relativi e privi di un autentico senso di responsabilità i rapporti sociali e interpersonali, così minando profondamente la coesione sociale del nostro popolo.
Quale coppia sceglierà ancora di contrarre matrimonio e così formare una famiglia, se basterà iscriversi al registro comunale, che non richiede l’assunzione di alcun dovere, per ottenere dal Comune i medesimi diritti e vantaggi riservati oggi alle coppie coniugate?”
Per Cerrelli, questi sono solo alcuni dei motivi per dire NO ai registri delle coppie di fatto.
L’attenzione del Comune a favore dell’istituzione di tale registro, appare come un diversivo strategico, volto a sviare l’attenzione dei cittadini dai problemi strutturali che incombono sull’Ente.
Molti sono i cittadini di Crotone che hanno a cuore la famiglia fondata sul matrimonio, così come riconosciuta dall’art. 29 della nostra Costituzione e ritengono, pertanto, che questa non debba essere snaturata da mezzi ideologici, pretestuosi ed inopportuni, come il registro delle coppie di fatto, che il Comune di Crotone intende istituire.
Questi stessi cittadini – conclude Cerrelli - per difendere la famiglia, così come prevista dalla Costituzione, non esiteranno a scendere in piazza, senza interrompere, però, di continuare a monitorare, attentamente, l’azione del Consiglio comunale e dei singoli consiglieri, per trarre le debite conseguenze a suo tempo; sapranno valutare, denunciando anche pubblicamente, chi si sarà battuto a favore del bene della famiglia e chi, invece, avrà stabilito i presupposti per il suo inevitabile depotenziamento”.