Tribunale malato Catanzaro: giornata in memoria delle vittime dell’AIDS
Un plauso alla giornata in memoria delle vittime dell’AIDS arriva dall’Ufficio Stampa del Tribunale del Malato A.ge.V di Catanzaro. “Quest’iniziativa che ha entusiasmato i presenti - si legge dalla nota – è stata arricchita da contributi di spessore. Nell’occasione è stata presentata la nascente sezione di Catanzaro della Comunità di Sant’Egidio. È proprio alla Comunità di Sant’Egidio che si deve la nascita del progetto “DREAM” ( acronimo di Drug Resource Enhancement agains AIDS and Malnutrition) cha da tanti anni permette la fornitura gratuita di cure antiretrovirali ai malati di AIDS in Africa.
La lotta all’AIDS è una sfida globale da affrontare con decisione attraverso la conoscenza, la sensibilizzazione, la prevenzione e la cura della malattia stessa – ha sostenuto Sebastian Ciancio, presidente della FUCI di Catanzaro e ideatore dell’incontro – una lotta che non può prescindere dalla realtà oggettiva e soggettiva dell’ammalato di AIDS che è un’anima in drammatica sofferenza. E in quest’ottica s’inserisce l’azione della Chiesa che non può essere considerata un ostacolo alla cura della malattia, come certa stampa insinua, se è vero che molti ammalati di AIDS vengono curati in strutture cattoliche. Quando nel 2009 il Papa Emerito Ratzinger sosteneva che non bastano i profilattici a combattere l’AIDS, non intendeva negarne l’utilizzo, ma sottolineare la necessità di una migliore prevenzione-
È vero però che, specie nel mondo occidentale, spesso la medicina manca d’umanità perché al centro della cura non c’è la persona. Ed in effetti la lotta all’AIDS non è e non può essere un mero intervento tecnico, secondo quanto ha illustrato il prof. Carlo Torti, direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive del Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro. Si calcola che nel mondo ci sono 34 milioni di persone infette dal virus HIV di cui 23,5 milioni soltanto nell’Africa sub-sahariana. L’AIDS ,considerata la terza causa di morte nel mondo, oggi uccide molti giovani, più donne ( cinque volte in più ) che uomini le cui aspettative di vita in Africa si aggirano intorno ai 40/50 anni. “Ma dell’AIDS sono vittime anche i bambini ( ne muoiono ancora 330 mila ogni anno), due volte vittime – ha dichiarato il prof. Torti – perché si ammalano e perché rimangono orfani”.
“La terapia approntata, che già nel 1996 aveva provocato un primo abbattimento del numero dei morti, c’è per molti ma non per tutti; occorre pertanto – ha proseguito Torti – promuovere l’acquisizione di una sessualità consapevole, un uso ottimale del profilattico e maggiori risorse economiche da spendere meglio”.
A tale proposito il prof. Tullio Barni, ordinario di Anatomia Umana presso l’UMG di Catanzaro ha sostenuto l’utilità di corsi di formazione per medici e sanitari in modo da attuare appieno “l’etica della consapevolezza” cui deve seguire un’”etica della responsabilità” e un’”etica di risultato” necessarie per aiutare l’ammalato ad uscire dalla sua condizione.
“La nostra Africa”, presentato durante la manifestazione, pubblicato in e-book è un diario di viaggio – un romanzo autobiografico – lo definisce l’Autore - che ricorda come il suo lavoro, iniziato in Mozambico e proseguito in Tanzania e Malawi, ha fatto inizialmente solo prevenzione. – Poi si è passati alla cura – ha detto il dott. Michelangelo Bartolo, tra i principali ideatori del programma DREAM – e il centro ha funzionato talmente bene da creare problemi all’ospedale del Paese. Ultimamente è stato attivato un servizio di telemedicina, comunità virtuali di medici per rispondere ai bisogni di uno o più pazienti offrendo loro il rimedio adatto ai singoli casi. Il Convegno nella sua fase finale ha visto impegnati in un reading gli attori Antonio Belsito e Luana Posella della compagnia catanzarese “ Teatro Studio 99” che hanno ben interpretato alcuni versi dei poeti Hervè Guilbert e dell’organizzatore Sebastian Ciancio.
Il Tribunale del malato A.Ge.V. , nelle persone della presidente Wanda Quattrone , della prof.ssa Rosellina Comito, dell’universitaria Maria Mazzitelli, e il Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) rappresentato dal presidente provinciale Silvestro Giacoppo, da sempre sensibili alle problematiche dei malati e in particolare dei malati di AIDS, ha sostenuto e apprezzato l’iniziativa che si è conclusa con un simbolico lancio di palloncini e che ha visto la partecipazione interessata del pubblico presente ”.