Pdl Sala: potenziare fondazione campanella

Catanzaro Attualità

La notizia che presso l'U.O. di Otorinolaringoiatria della Fondazione Campanella, diretta dalla prof.ssa Eugenia Allegra, viene praticata la elettrochemioteratia anche per i tumori del collo e della testa, rappresenta un altro punto importante a favore del Polo Oncologico e va indubbiamente nella giusta direzione che è quella di assicurare a Catanzaro non solo la continuazione delle attività di questo importante presìdio sanitario, - anche se molti in questi ultimi due anni hanno tentato di farlo chiudere - ma di un suo inevitabile potenziamento, andando ben oltre i 35 posti letto attualmente assegnati. - È quanto si legge in una nota del Pdl Sala - E' una ipotesi sulla quale invitiamo tutti a riflettere perché la Fondazione Campanella rappresenta per la nostra città, ma direi per la regione tutta, un punto avanzato di ricerche e cure che riduce davvero, e di molto, i tanti viaggi della speranza, e produce - a differenza di altri accordi e convenzioni - effetti positivi anche sul bilancio sanitario regionale.

Catanzaro non può e non deve perdere un presìdio di questa importanza, diventato ormai punto di riferimento anche per tutti gli ammalati oncologici delle altre province. – Continua la nota - I dati ufficiali definitivi delle prestazioni, riferiti all'anno 2011, che sono quelli sui quali possiamo discutere con certezza, sono eloquenti. Le strutture sanitarie della città, pubbliche e private, erogano il 22% del totale dei ricoveri della regione, ed hanno il valore percentuale più alto per potere di attrazione dei cittadini residenti fuori provincia. Per quanto riguarda le strutture catanzaresi, in percentuale i ricoveri effettuati da cittadini fuori regione, sono stati per il 2,5% presso la

Fondazione Campanella. In sostanza, su 6.775 ricoveri effettuati presso il Polo Oncologico solo 2.899 sono riferiti ai cittadini della provincia, mentre il resto è riferito a persone provenienti dalle altre province o regioni. Ecco perché riteniamo più che giusto che la Fondazione continui la sua attività e che venga anche potenziata, recuperando i posti di natura oncologica che attualmente risultano assegnati agli ospedali di Lamezia e Soverato. Lo suggerisce non la politica, ma il buon senso e la garanzia che presso la Fondazione Campanella, senza sminuire affatto la qualità degli altri operatori, esistono percorsi diagnostici di primo piano, quali la PET, che sono veramente

indispensabili per arrivare a diagnosi certe in brevissimo tempo. – Conclude la nota - E' difficile fare questo? Da cittadini comuni diciamo di no. Così come sosteniamo, con rammarico, che forse è difficile, perché spesso le esigenze degli ammalati non coincidono con quelle delle tante lobby che ruotano attorno al pianeta sanità. Il nostro augurio è che almeno in questo caso il buon senso prevalga.