Falso e abuso ufficio, indagati sindaco Botricello e funzionari
Falsità ideologica e materiale commessa da un pubblico ufficiale, abuso d'ufficio, usurpazione di funzioni pubbliche, favoreggiamento personale. Sono queste le accuse mosse, a vario titolo e in concorso tra loro, dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nei confronti del sindaco del Comune di Botricello, Giovanni Camastra, della segretaria comunale dell'ente, Giuseppina Ferrucci, della responsabile dell'area finanziaria, Mariannina Lodari, dell'ex segretario comunale, Salvatore Cilurzo, e di un tecnico, Mario Rizzuti. Nei loro confronti è stato notificato oggi un avviso di conclusione delle indagini, firmato dal pubblico ministero Carlo Villani. Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Botricello, ruotano intorno agli incarichi conferiti ad alcuni tecnici che sarebbero stati chiamati a fare parte dello staff del primo cittadino, oppure con altri ruoli, senza avere seguito l'iter necessario.
Inoltre, i provvedimenti sarebbero stati adottati in alcuni casi senza impegno spesa e con dichiarazioni non veritiere contenute nei decreti sindacali. Inoltre, nel corso delle indagini è emerso che il tecnico Mario Rizzuti, chiamato "a scavalco" dal Comune di Cerva, avrebbe firmato alcuni atti amministrativi prima che gli fosse notificata la nomina per il suo nuovo incarico, mentre altri atti sarebbero stati sottoscritti dallo stesso professionista anche dopo la fine della nomina, circostanze che, secondo l'inchiesta, sarebbero maturate sempre su richiesta del primo cittadino.
Il sindaco Camastra è accusato anche di favoreggiamento personale, avendo falsificato una delibera per eludere, secondo la Procura, le indagini in corso. Altro falso, sempre secondo le indagini, sarebbe stato commesso dallo stesso sindaco e dal segretario Ferrucci nel momento in cui avrebbero dichiarato la presenza di due assessori in una riunione di giunta, a loro insaputa e nonostante questi fossero assenti. (AGI)