Mafie: il crimine vale 1,7% pil, nel 2011 ricavi per 25,7 mld

Calabria Attualità

Le attività delle associazioni criminali nel 2011 in Italia hanno generato ricavi per 25,7 miliardi di euro pari all'1,7% del Pil nazionale. Il primato è della Camorra con 3,750 miliardi di euro, seguita dalla 'Ndrangheta con 3,491 miliardi e da Cosa Nostra con 1,874 miliardi. I dati sono del rapporto "I beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni criminali nelle regioni dell'Obiettivo convergenza: dalle strategie di investimento della criminalità all'impiego di fondi comunitari nel riutilizzo dei beni già destinati" del centro interuniversitaro Transcrime e dall'università' Cattolica. Finanziato dal Pon Sicurezza 2007-2013, lo studio è stato illustrato oggi a Palermo.

La ricerca analizza nella sua prima parte le forme di investimento adottate dalle mafie per reinvestire i loro capitali illeciti: per il 52 per cento il tesoro dei boss viene utilizzato nell'acquisito di immobili, il 21 per cento in beni mobili registrati, come per esempio imbarcazioni o veicoli, e solo il 9 per cento in aziende. "Il profitto economico -ha detto il direttore di Transcrime Ernesto Savona- non è la motivazione principale dell'investimento delle mafie in immobili. In parte è legato allo status sociale che ne deriva ma soprattutto perché appartengono al territorio dove il criminale esercita le sue attività rafforzando così il suo controllo in quella regione". (AGI)