Arresto insegnante a Vibo, Intrieri: violenza sistematica causa danni permanenti
Pratiche violente, percosse, umiliazioni, punizioni crudeli continuano a registrarsi nelle scuole calabresi da parte di certi “insegnanti” nei confronti dei piccoli allievi. Questi sono gli “insegnanti degli alunni bulli” nei confronti dei più deboli, quasi ad approvare e riproporre una continuità di educazione violenta ricevuta a casa e a scuola.
Per Marilina Intrieri Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della regione Calabria ”in questo ultimo caso di Vibo, la famiglia, capace di un adeguato dialogo col proprio piccino è riuscita a far scattare le indagini e consentire agli inquirenti di cogliere in fragrante con le nuove tecnologie le maestre ma sono ancora troppe le vicende non emergono. “E’ giunto il momento di un dialogo franco e aperto con il direttore regionale scolastico Mercurio -prosegue Marilina Intrieri
“Io penso che in Calabria l’educazione alla intolleranza, alla violenza, alla discriminazione viene coperta,negata,rimossa dalle stesse autorità scolastiche. Per paura,per omertà,per inadeguatezza, chissà. C’è un gran lavoro da fare nel mondo della scuola:lotta alla dispersione scolastica, cultura della parità per la non violenza,lotta all’accattonaggio,alla pedofilia. Campi difficilissimi come lo è la Calabria.Serve un grande sforzo comune tra tutte le istituzioni che si occupano di minori.
L’ordinamento dello Stato attraverso le proprie articolazioni regionali e nel rispetto dell’autonomia scolastica attraverso la scuola pubblica, in ossequio al principio sostanziale di eguaglianza consacrato nella carta costituzionale, tutela e garantisce a tutti i minori il diritto alla educazione ed alla istruzione. I minori, indipendentemente dalla famiglia di appartenenza, dalla presenza di una dichiarazione di abbandono, di un provvedimento di affidamento,dal Paese da cui giungono sono titolari di diritti autonomi, in questo caso del diritto alla educazione,alla non violenza,alla tutela della vita che quelle maestre hanno violato.