‘Ndrangheta: operazione “‘Ndujia”, cassazione annulla aggravanti
La Cassazione ha annullato senza rinvio le aggravanti del metodo mafioso nei confronti di tre imputati coinvolti nell'operazione "Nduja" ed accusati di estorsioni, intimidazioni, spaccio di droga e di aver gestito un vasto traffico di stupefacenti sull'asse Vibo Valentia-Rosarno-Brescia. L'annullamento interessa: Giuseppe Romano, 53 anni, di Briatico, in provincia di Vibo Valentia, residente nel bergamasco, che era stato condannato in Appello ad 8 anni e due mesi; Antonio Seminara, 43 anni, residente nel bresciano, condannato in secondo grado a 6 anni e 8 mesi; Giuseppe Catatozzolo, 61 anni, di Chiari, in provincia di Brescia, condannato in appello a 4 anni.
La Cassazione ha invece annullato con rinvio per un nuovo processo di secondo grado un d'imputazione relativo ad un'estorsione per la quale oltre ai tre imputati risponde anche Gregorio De Luca, 45 anni, di San Gregorio d'Ippona, nel vibonese, che in appello era stato assolto. In primo grado le condanne andavano dai 15 ai 26 anni di carcere. Quello odierno è il secondo annullamento con rinvio disposto dalla Cassazione, in accoglimento dei ricorsi presentati dall'avvocato Francesco Lojacono. L'operazione era scattata nel 2005 ad opera della Dda di Brescia contro due gruppi di 'ndrangheta riconducibili uno ai Bellocco di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, l'altro a Giuseppe Romano di Briatico. (AGI)