Operazione “Insomnia”, indagato ai domiciliari con braccialetto elettronico
Salvatore Furlano, 47 anni, di Vibo Valentia, arrestato nel novembre scorso nell'ambito dell'operazione antimafia "Insominia" con le accuse di estorsione ed usura aggravate dalle modalità mafiose è stato scarcerato. Il gip distrettuale di Catanzaro, Giuseppe Perri, ha infatti posto l’uomo agli arresti domiciliari, con obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Il gip, accogliendo l'istanza degli avvocati Francesco Sabatino e Salvatore Staiano, ha attenuato di fatto le esigenze cautelari in attesa della fissazione dell'udienza preliminare.
Salvatore Furlano dopo sei mesi di detenzione ha pertanto lasciato il carcere e ha già chiesto di essere giudicato dal gip con il rito abbreviato che prevede uno sconto di pena pari ad un terzo in caso di condanna. Insieme a Furlano, l'operazione "Insomnia" coinvolge altre 6 indagati che avrebbero fatto riferimento ai clan Bellocco di Rosarno , Fiarè-Gasparro-Razionale di San Gregorio d'Ippona e Pardea di Vibo Valentia. Durante le perquisizioni seguite agli arresti, i carabinieri avrebbero ritrovato nella disponibilità di Furlano un manoscritto con i riti di affiliazione alla 'ndrangheta poggiato sopra una scatola di scarpe. Vittima dei prestiti ad usura da parte degli arrestati, un commerciante di Vibo Valentia poi divenuto testimone di giustizia.