Sen Gentile a presidente Sopsi: “ Informare psichiatri su nuovo Dsm”
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Sen Antonio Gentile, Segretario Ufficio di Presidenza del Senato, indirizzata a Filippo Bogetto presidente Sopsi in merito al cambio di criteri per la diagnosi della schizofrenia ed alla divulgazione d’informazioni sul nuovo Dsm:
“Carissimo Prof. Bogetto, Presidente della Società Italiana di Psicopatologia il nuovo Dsm V, come Ella sa e mi insegna, presenta criteri più rigidi nella formulazione e nella diagnosi delle malattie .Come ha correttamente riferito la prof.ssa Donatella Marazziti, dell'Università di Pisa, sono cambiati i criteri per la schizofrenia ( almeno due sintomi nella fascia A ) e sono cambiati anche i criteri relativi al decadimento soggettivo come condizione per la diagnosi. Si tratta di linee guida che non tutti gli psichiatri seguono arrivando, come mi viene segnalato, a diagnosi in alcuni casi sbagliate .Di contro, per gli studi che il prof. Mario Maj ha pubblicizzato e mi ha riportato, una percentuale variabile tra l'8 e il 15% della popolazione SANA, con picchi più alti durante l'adolescenza , presenta fenomeni dispercettivi ( allucinazioni) uditive senza essere psicotica. Purtroppo questi studi, validati e conosciuti in tutto il mondo, tardano ad essere recepiti , soprattutto nelle periferie.
Con il rischio di stigmatizzare e diagnosticare persone sane. Non voglio sostituirmi alla professionalità dei medici, ma le chiedo solo di fare arrivare queste informazioni in maniera circolare .Si tratta di avere coraggio per la verità, che non vuol dire negazione della malattia .Ha ragione la prof.ssa Marazziti quando afferma che ognuno di noi si ritroverebbe coinvolto in qualsiasi malattia sulla base di due -tre sintomi .Per questo è opportuno che le diagnosi siano corrette e tengano conto delle novità che la scienza ci offre e che la tanto bistrattata politica ascolti 8 come io ho tentato modestamente di fare ) le lamentele e i suggerimenti di centinaia di persone.”