‘Ndrangheta: clan Pesce dietro agguato a Nicotera nel 2007
Sarebbe stato il clan Pesce di Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, a volere l'agguato sul lungomare di Nicotera Marina che la sera del 9 agosto 2007 scatenò il panico nel centro costiero in provincia di Vibo Valentia, attesa l'ora in cui fu compiuta l'azione di fuoco ed il luogo prescelto. La novità emerge dalla voluminosa ordinanza del gip di Reggio Calabria, Domenico Santoro, che il 14 giugno scorso ha portato in carcere 23 componenti del clan Ascone di Rosarno nell'ambito dell'operazione "All Inside 3".
Secondo il gip, Vincenzo Ascone di Rosarno l'8 agosto 2007, da latitante, avrebbe avuto un litigio sul lungomare di Nicotera, concluso con una gambizzazione di un rivale nello stesso punto in cui la sera successiva, nonostante il luogo fosse affollato di turisti, ha poi subito un agguato unitamente al proprio cugino mentre si trovava a bordo di una Bmw 330.
Il tentato omicidio con l'esplosione di 28 colpi di pistola contro la Bmw sarebbe stato compiuto da due giovani in sella ad un motocross, ritenuti legati ai Pesce. L'agguato costituirebbe secondo il gip una rappresaglia per vendicare l'omicidio (8 ottobre 2006) di Domenico Sabatino di Rosarno, di cui i Pesce ritenevano responsabili gli Ascone, e sarebbe stato compiuto dopo la cattura - 17 luglio 2007 a San Giovanni di Mileto, nel Vibonese - del boss Giuseppe Bellocco di Rosarno, all'epoca fra i latitanti più ricercati d'Italia e "garante" degli Ascone. (AGI)