Riunione in prefettura su corsie di accelerazione dello svincolo Cutro 2
Il Prefetto Dott.ssa Maria Tirone ha promosso nella giornata di oggi una riunione in Prefettura alla presenza del Questore di Crotone Dott. Mario Finocchiaro, dell’ANAS, rappresentata dal dirigente del compartimento Ing. Luongo, della Provincia di Crotone, rappresentata dall’Ing. Benincasa e del Comune di Cutro, rappresentato dal Sindaco Migale, nella quale è stato affrontata la questione relativa alle corsie di accelerazione dello svincolo Cutro 2.
"La richiesta del Comune di Cutro è stata rigettata dall’ANAS in quanto, secondo l’Ing. Luongo, ne è vietata la realizzazione da un decreto ministeriale dell’Aprile 2006. - È quanto si legge in una nota del sindaco di Cutro Salvatore Migale - Su proposta di S.E. il Prefetto nella stessa giornata è stato effettuato un sopralluogo sul cantiere dello svincolo Cutro 2 alla presenza dell’Ing.Luongo, dell’Ing Benincasa e dell’Ing Rizzuto e di diversi amministratori del Comune di Cutro, tra cui il Sindaco e l’Ass. Squillace, durante il quale i rappresentanti del Comune di Cutro hanno fatto rilevare l’intenso traffico esistente sulla strada e la conseguente pericolosità dell’attuale modalità di immissione sulla S.S. 106. Hanno fatto rilevare altresì che la lettera inviata anche all’ANAS dal Sindaco di Cutro in data 3 Giugno, con allegata la relativa documentazione contenente la progettazione ed il verbale della conferenza di servizi nel quale l’Amministrazione Comunale di Cutro faceva richiesta delle corsie di accelerazione, non ha ottenuto da questi alcuna risposta.
A questo riguardo l’Ing.Luongo si è impegnato nel più breve tempo possibile a rispondere allegando anche il decreto che prevede il divieto di realizzare una corsia di accelerazione su quel tipo di strada. Infine gli amministratori, nonostante le rassicurazioni da parte dei tecnici dell’anas non si ritenevano soddisfatti delle argomentazioni addotte, in quanto l’ingresso così come concepito e realizzato rimane comunque pericoloso per gli automobilisti e gli utenti della strada. - Conclude Migale - Si rimane comunque in attesa della risposta e della relativa documentazione da parte dell’ANAS per poi verificare eventuali iniziative da intraprendere a tutela della sicurezza stradale."