Manovra: sondaggio generazione Italia, bocciato pedaggio A3
"Gli italiani sono sempre piu' angosciati dalla crisi economica. L'80% e' preoccupato. Un italiano su due e' addirittura molto preoccupato. La manovra anti-crisi del governo, inizialmente ritenuta necessaria da un italiano su due, ha perso sei punti negli ultimi sei giorni. Il punto debole? Piu' di uno. La manovra e' ritenuta non equa dal 65,1% degli italiani. In realta', l'idea di una manovra iniqua e' causata dall'enorme flusso di informazioni su questo provvedimento cruciale del governo. Notizie, annunci, indiscrezioni spesso contrastanti tra loro". E' quanto scrive il direttore di 'Generazione Italia.it', Gianmario Mariniello, commentando l'Osservatorio di Crespi Ricerche realizzato in esclusiva per l'associazione "finiana". "E cosi', al 69,8% degli italiani non e' chiaro", sottolinea Mariniello, "quali siano i reali provvedimenti adottati dal governo. Forse piu' che discutere su chi debba metterci la faccia, bisognerebbe pensare bene cosa dire al Paese. Il pericolo e' dietro l'angolo. Il gradimento verso il governo e' sempre alto, ma c'e' un dato che dovrebbe preoccupare: il 60,4% degli italiani ritiene la manovra non conforme alle promesse fatte dalla maggioranza di governo. Serve un colpo d'ala soprattutto dal Pdl. E come dicevamo nello scorso sondaggio", prosegue Mariniello, "gli italiani auspicano maggiori tagli alla spesa pubblica e -ovviamente- sono contrari a misure che mettono le mani nelle loro tasche. Cosi' emerge un grande favore nei confronti del blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici fino al 2013 e un deciso si' al taglio dei redditi degli statali superiori a 90mila euro. Netta bocciatura, invece, per l'ipotesi di pagare il pedaggio anche sulla tristemente famosa Salerno-Reggio Calabria e un nettissimo no all'aumento dei pedaggi autostradali. Per la serie 'tagliate di piu', ma non aumentate le tasse'. E' cio' che gli italiani chiedono al governo. E non da oggi".