Pescavano ricci di mare, palermitani bloccati in Calabria

Reggio Calabria Cronaca

Sono tornati liberi nel loro ambiente naturale oltre 5000 ricci di mare sequestrati dai militari della Guardia Costiera di Reggio Calabria e Villa San Giovanni (Rc) e da personale della Polizia Ferroviaria a due persone. Si tratta di M.G., 32 anni, di Bagheria (Pa) e S.A., 22, di Palermo. Secondo quanto reso noto stamane, nelle prime ore della mattinata di giovedi' 20 giugno, personale della Polfer ha notato una macchina sospetta con due persone all'interno nel piazzale di imbarco delle Ferrovie dello Stato. Dopo aver verificato che all'interno vi erano attrezzature da pesca, gli agenti hanno richiesto l'intervento del personale della Guardia Costiera che prontamente interveniva sul posto. All'interno dell'autoveicolo c'erano 14 retini ricolmi di ricci di mare oltre ad attrezzatura utilizzata di norma per le immersioni subacquee. I due uomini sono stati identificati nella sede della Guardia Costiera di Villa San Giovanni, dove i militari hanno proceduto alla verbalizzazione ed al sequestro di tutta l'attrezzatura e del pescato.

I pescatori hanno ammesso di essersi immersi nella notte nei pressi di Vibo Marina, con l'intenzione di trasportare il pescato nel fiorente mercato palermitano. La pesca del riccio di mare e' vietata nei mesi di maggio e giugno, mesi durante i quali avviene la riproduzione. A carico dei due pescatori di frodo e' stato redatto un verbale amministrativo di contestazione. La normativa prevede una sanzione da 2.000 a 12.000 euro. I militari hanno proceduto il sequestro amministrativo di tutta l'attrezzatura utilizzata dai i subacquei. Gli esemplari di riccio di mare per un peso stimato di circa 4 quintali ancora vivi sono stati rigettati in mare.

Agi