Frodi fiscali, operazione della Gdf nel cosentino
Una importante operazione è stata svolta stamani dal nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, in collaborazione con i reparti del comando provinciale di Cosenza, in materia di contrasto alle frodi fiscali. I dettagli del blitz saranno illustrati dal procuratore della Repubblica di Rossano, Eugenio Facciolla, alle 11 di oggi nel corso di una conferenza che si terrà presso il comando provinciale della guardia di finanza di Cosenza ed a cui parteciperanno anche il generale Antonio De Nisi, comandante provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro ed il direttore dell’ufficio delle dogane di Catanzaro, Domenico Frisario.
09:10 | Una frode fiscale di circa 500 milioni di euro; 5 arresti in Calabria e Toscana; un'associazione per delinquere dedita all'emissione ed all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti al fine di conseguire indebiti crediti d'imposta; 10 società, beni mobili e immobili, conti correnti e partecipazioni per un valore complessivo di circa 13.400.000 euro sequestrati. Sono i numeri dell'operazione "Cocktail", eseguita stamane dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, con la collaborazione dell'agenzia delle dogane del capoluogo calabrese. Le Fiamme Gialle hanno portato a termine una complessa attività d'indagine iniziata nel 2011. L'organizzazione era dedita all'emissione ed all'utilizzo di false fatturazioni, con sede operativa nel territorio della sibaritide.
Le misure cautelari personali, disposte dal Gip del tribunale di Rossano (Cs) su richiesta della locale procura della repubblica, hanno interessato oltre al territorio calabrese (Corigliano Calabro e Rossano), anche la provincia di Livorno. I militari della Guardia di Finanza hanno sottoposto a sequestro "per equivalente" beni mobili ed immobili, siti in Calabria, Campania e Lazio, conti correnti e partecipazioni nella disponibilità dei partecipanti all'associazione e 10 società, costituite ed utilizzate dalla consorteria criminale per la realizzazione del meccanismo fraudolento. Le indagini hanno avuto origine da una precedente attività amministrativa svolta dall'agenzia delle dogane di Catanzaro nei confronti di alcune delle società facenti parte dell'associazione per delinquere. La Guardia di Finanza di Catanzaro, sulla scorta degli elementi segnalati dall'agenzia, attraverso intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari, riprese video, perquisizioni e sequestri hanno focalizzato l'attività dell'organizzazione, dedita alla commissione di reati tributari nello specifico settore delle accise. Il sistema di frode emerso era consistente nella produzione di documentazione "ad hoc" da parte delle varie società del "gruppo".
L'organizzazione utilizzava un'articolata rete di strutture societarie, di diritto nazionale ed estero, con ramificazioni nel Regno Unito e in Bulgaria, dimostratesi soggettivamente ed oggettivamente collegate tra di loro. Molte di esse avevano la sola funzione di "cartiere" o contenitori di debiti fiscali riconducibili dal punto di vista gestionale ad alcuni degli indagati. I finanzieri hanno denunciato, inoltre, il direttore pro tempore dell' agenzia di un istituto di credito a livello nazionale. Con gli arrestati avrebbero concorso nei reati i 12 legali rappresentanti delle società del "gruppo", principalmente nullatenenti, che si sarebbero messi a disposizione dell'organizzazione come prestanome. (AGI)
13:00 | I destinatari delle ordinanze di arresto domiciliare nell'ambito dell'operazione "Cocktail" eseguita oggi dalla Guardia di Finanza nel cosentino, sono il titolare delle diverse societa' sequestrate nella Sibaritide, Francesco Domenico Ungaro (al momento irreperibile), la contabile Achiropita Formoso, gli amministrativi Domenico Pisano ed Elena Zaccaro (pureirreperibile), e il collaboratore Maurizio Pais. Coinvolte altre 8 persone, colpite da obblighi di firma e di dimora, tra cui l'ex direttore della filiale di una banca di caratura nazionale, Fabio Vena, che la stessa banca ha esautorato dal suo ruolo. Vena e' stato raggiunto da un obbligo di firma.
13:25 | "Quello del rossanese è un territorio fertile, per questo tipo di reati". Lo ha detto il procuratore generale di Catanzaro, Eugenio Facciolla, che regge la procura di Rossano (CS), che ha partecipato alla conferenza stampa relativa all'operazione "Cocktail". "È un territorio - ha spiegato - ricco di attività, che attira imprenditori senza scrupoli. Per fortuna cominciano a funzionare le banche dati, un vero tesoro dal quale attingere ed incrociare importanti informazioni".