Giornalista suicida: procura sequestra telefono e computer
La Procura della Repubblica di Cosenza ha sequestrato il telefono cellulare e acquisito i tabulati relativi alle conversazioni intrattenute egli ultimi mesi di vita da Alessandro Bozzo, il giornalista calabrese morto suicida lo scorso 15 marzo con un colpo di pistola alla tempia nella sua casa di Marano (Cs). Il procuratore Dario Granieri, secondo quanto apprende oggi l'AGI, affiancato dal sostituto Maria Gabriella Cerchiara, ha inoltre ordinato il sequestro del computer che Bozzo usava sul luogo di lavoro, oltre ai diari in cui avrebbe sfogato il suo disagio personale nei mesi che hanno preceduto il tragico gesto. La magistratura cosentina, come riportato stamane dal quotidiano "Gazzetta del Sud", ha aperto un'inchiesta sul suicidio del cronista, sinora contro ignoti, indagando per violenza privata e istigazione al suicidio. I diari sono stati consegnati ai magistrati dal padre del professionista, Franco, che ha presentato un esposto. Da qui le indagini. (AGI)