Droga: legge Fini-Giovanardi, atti processo Vibo a consulta
Il Tribunale di Vibo Valentia, presieduto dal giudice Manuela Gallo, ritenendo "non manifestamente infondata" la questione di costituzionalità sollevata dai difensori ha sospeso il processo nato dall'operazione antidroga denominata "Eolo", rimettendo gli atti alla Consulta. In particolare, il Tribunale ha chiesto alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulla legittimità della legge "Fini-Giovanardi" che ha equiparato sotto il profilo sanzionatorio le droghe pesanti a quelle leggere.
Secondo le difese degli imputati ed il Tribunale di Vibo l'eliminazione della distinzione fra le diverse droghe non sarebbe conforme al principio costituzionale ed alla legislazione comunitaria in tema di proporzionalità delle pene fra condotte delittuose diverse. In attesa della decisione della Consulta, il processo nato dall'operazione "Eolo" scattata il 16 aprile 2012, resterà sospeso. Gli imputati, tutti di Vibo Marina, accusati di oltre 400 episodi di spaccio (marijuana, cocaina e hashish) sono: Mario Lo Iacono, 31 anni; Nicola Gramendola, 40 anni; Salvatore Mantella, 38 anni; Leonardo Florio, 48 anni; Domenico Ciconte, 51 anni; Francesco Francolino, 44 anni; Ivan Mastruzzo, 24 anni; Rosario Pulicari, 19 anni; Domenico Sciarrone, 23 anni. Altri 4 indagati, il 5 febbraio scorso sono stati condannati in abbreviato a pene sino a 6 anni. (AGI)