Crotone, dal Movimento Cinque stelle lettera aperta al sindaco Vallone

Crotone Politica

Questo il testo della lettera aperta inviata al Sindaco di Crotone Peppino Vallone e per conoscenza al Consiglio Comunale da parte del Movimento 5 stelle di crotone.

"Egregio Sig. Sindaco, Vogliamo porLe delle domande su alcuni dei tanti argomenti che interessano noi cittadini crotonesi e che cercheremo di riassumere di seguito suddividendoli per argomento.

 SYNDIAL

E’ notizia dei giorni scorsi che la Syndial sia stata condannata, con sentenza definitiva, al risarcimento dei danni per inquinamento del territorio di Crotone e sarebbe tenuta (ma nessuno ancora glieli chiede) a sborsare 52 milioni 600 mila euro alla presidenza del Consiglio, al Ministero dell’Ambiente ed al Commissario per l’Emergenza Ambientale della Regione Calabria per il danno ambientale creato da Pertusola a Crotone. Le richieste della Regione sono state invece respinte.

Intanto il M5S crotonese da diversi anni (grazie all’impegno dell’ing. Vincenzo Voce), contesta alla commissione ambiente al comune, alla regione, alla presidenza della provincia, che la bonifica cosi come è stata approvata, non bonificherà nulla, lascerà sul posto circa 500.000.000 di kg di rifiuti pericolosi tra cui, uno in particolare, altamente tossico, il Cadmio per 500.000 kg (non state sbagliando a leggere, si tratta di ben cinquecentomila chilogrammi), tanto che tale quantità potrebbe sterminare l’intera popolazione d’Europa e nessuno, ad oggi, si è degnato di fornire risposta sul punto.

Neanche mai nessuno ha pensato di convocare un perito che confermasse o smentisse questi dati (che tra l’altro sono dati ufficiali di Eni). Eppure l’Università di CS ancora oggi realizza un corso di laurea che riguarda espressamente la bonifica di siti inquinati. Quale migliore occasione per chiedere a luminari come il prof. Giuseppe Chidichimo o il prof. Salvatore Straface di verificare se il nostro territorio è pericolosamente inquinato e come, in tal caso, secondo i loro studi, si potrebbe intervenire?

La sentenza, condannando la Syndial, non riconosce forse che ci sia un danno ambientale e che da anni è tutt’ora in atto?

Fra l’altro, ci chiediamo: · Perché la Syndial non ha impugnato la sentenza? è da dedurre che sia stata una scelta strategica quella di pagare 50,760 milioni di €uro senza battere ciglio? Non è che forse, abbia ritenuto di non dover impugnarla per non rischiare oltre? La Regione ha fatto le proprie richieste di risarcimento? quale ragione l’ha fatta desistere da impugnare la sentenza lo scorso anno? Il risarcimento a chi è diretto, come verranno spesi questi soldi. Quella che eufemisticamente è chiamata “messa in sicurezza”, in realtà non ci mette al sicuro da niente.

Sono veleni che continueranno per sempre ad inquinare i suoli ed i mari di Crotone e noi siamo molto preoccupati per la salute nostra e dei nostri figli. Non lo siete anche Voi per i vostri figli e nipoti che vivono in questa stessa città?

 PARCO ARCHEOLOGICO

Sappiamo che esiste e sarebbe in attuazione il progetto del cosiddetto “parco archeologico” per il quale lo stato investirà svariati milioni di euro. Un progetto che prevede il recupero di quella che è definita l’area archeologica di Crotone e che autorevoli archeologi ritengono inutile dal punto di vista dell’interesse turistico/economico e dannoso per i resti che andrebbero dispersi in pochissimo tempo, infatti: i ritrovamenti di epoca greca (quelli del parco archeologico), sono resti di costruzioni che erano fatti con materiali molto deperibili (argilla e pietre), non essendo all’epoca ancora conosciuto il calcestruzzo.

Per questo, andando a scavare si scoprirebbero (e queste non sono ipotesi, ma già si conoscono esattamente i tipi di ritrovamenti) semplicemente i solchi delle fondazioni, che, se portati alla luce, proprio per la tipologia di modalità di costruzione e per i materiali utilizzati all’epoca, avranno una durata di vita stimata in max tre anni, dopo di che non ne resterà più traccia.

Quando invece, si potrebbero destinare i fondi per portare alla luce innumerevoli tesori di epoca romana (per intenderci, come quelli conosciuti a Pompei), che farebbero diventare Crotone una città veramente attrattiva non solo dal punto di vista dello studio, ma soprattutto dal punto di vista turistico e pertanto con una enorme ricaduta economica sul territorio.

I ritrovamenti romani di piazza Villaroja, dello Stadio curva nord (coperti in fretta e furia ), quelli di via Discesa Fosso e naturalmente tanti siti su Capo Colonna, sono di gran lunga più preziosi e ci consentirebbe di diventare una città interessante da visitare, una città di cui si occuperebbero tutti gli operatori del settore.

 DEPURATORE

Il depuratore di Crotone è gestito dalla soc. Soakro Spa, gestore del Servizio Idrico Integrato (ATO 3 Calabria), per tutta la Provincia. moVimento 5 Stelle Crotone.

Da molti anni gli impianti sono in condizioni critiche, a causa di strutture obsolete e sottodimensionate, rispetto all'effettivo carico inquinante. La conseguenza è una produzione di aerosol e forti miasmi avvertiti in città, soprattutto nei quartieri vicino alla SS 106 (Fondo Gesù, Via Meucci, Stazione Ferroviaria).

E' passato oltre un anno dal sequestro degli impianti da parte dell'autorità giudiziaria e dall'affidamento del depuratore al Sindaco della città.

Il Comune di Crotone ha speso tantissimi soldi (oltre un milione di euro), ma non sembra che sia cambiato qualcosa. Le recenti analisi del Nucleo Ambientale della Guardia di Finanza confermano tutto ciò e gli scarichi continuano a non essere a norma, con gravissime conseguenze per la città e l’ambiente circostante. Il tutto a scapito della sempre pubblicizzata e mai dimenticata nostra “vocazione turistica”.

La causa principale del cattivo funzionamento (o gestione) è da imputare ai fanghi in eccesso che sono prodotti in quantità abnorme, che non sono smaltiti correttamente in discarica, ma, semplicemente lasciati nei letti a disidratare.

Tutto questo è inaccetabile e il M5Stelle chiede che si trovino le condizioni per garantire la tutela della salute dei cittadini."

Eppure il consiglio di gestione è formato da ben 4 dirigenti di cui ci chiediamo: quanto prendono di stipendio per gestire il depuratore della città in tal modo? Con quali metodi e in base a quali competenze specifiche vengono scelti questi manager? Ettore Scutifero, direttore tecnico di Soakro società, Giuseppe Leone, responsabile del settore fognario, Francesco Sulla, direttore generale, e Domenico Capozza, presidente del consiglio di gestione.

I quattro devono rispondere di avere omesso di vigilare sul corretto funzionamento dei depuratori della provincia, non effettuando lavori di manutenzione e non prelevando i fanghi prodotti, per avviarli allo smaltimento in discarica; di gettito pericoloso di cose, poiché avrebbero provocato un aumento della carica batteriologica nelle acque dei fiumi; di aver creato depositi incontrollati all’interno degli impianti; di inadempimento di contratti di pubbliche forniture, essendo stati disattesi, secondo la Procura, gli obblighi assunti da Soakro con i Comuni della provincia in seguito ai contratti per la gestione del servizio idrico integrato.

 REDDITO DI CITTADINANZA

Come ormai noto a tutti, il movimento 5 Stelle si sta battendo per l’istituzione del Reddito di Cittadinanza, un reddito minimo garantito a tutti coloro che si trovano, loro malgrado, improvvisamente senza lavoro. E’ il caso di ricordare che: L’Italia e la Grecia sono gli unici paesi europei a non avere questo importantissimo ammortizzatore economico/sociale.

Chi non percepisce reddito deve essere momentaneamente esentato dal pagare le Tasse PD, PDL, Scelta Civica Lista Monti il 25 Giugno hanno bocciato l’emendamento del Movimento 5 Stelle per la sua istituzione; sarà presentata prossimamente dal Movimento 5 Stelle, nelle sedi istituzionali, una legge sull’argomento per portare l’Italia al livello sociale Europeo

 RIFIUTI

Non Le chiediamo se sia al corrente che tanti sindaci in Italia sono riusciti a risolvere il problema dei rifiuti (rendendo tra l’altro il servizio molto meno costoso per i cittadini) perché il lezzo di cui è stata pregna l’aria per le vie di Crotone, costituisce già la risposta.

Chiediamo però che si adotti un progetto di raccolta differenziata e di riciclo (basta copiare le iniziative di tanti sindaci virtuosi in Italia) che ci consenta di guadagnare dalla vendita del vetro, della plastica e della carta e quindi faccia costare meno il servizio per i cittadini; Dunque vogliamo mettere un punto sulla cattiva gestione dei rifiuti attuale per iniziare una fase nuova di trasparenza.

Per ripulire la città attraverso la raccolta differenziata si richiede spirito di sacrificio da parte del comune, un impegno serio, concreto che porti a fare a informazione.

Per mettere in moto e incentivare la buona volontà e il sacrificio dei cittadini è necessario che questa venga ricompensata con una attività seria da parte del comune mettendo in atto le “best practice” o al limite la semplice formula “più differenzi meno Tares paghi” in modo da incentivare il cittadino ai comportamenti virtuosi. Quindi maggiore trasparenza nell’assegnazione degli appalti (gare aperte a tutti!!).

Non vogliamo imporre le modalità di implementazione di specifici progetti. Le strade per risolvere il problema sono da tutti conosciute, basterebbe prendere esempio dalla gestione di numerosi comuni ( che ad es quelle amministrazioni che utilizzano operatori per la raccolta dei rifiuti porta a porta).

Quindi qualunque sia il progetto che si vuole adottare ciò che è fondamentale per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio è il venir meno di interessi occulti legati al business, sfociando in un’agire che va nel solo ed unico interesse della cittadinanza. Le semplici azioni da intraprendere dovrebbero essere orientate alla pianificazione, programmazione, utilizzazione di meccanismi punitivi (multe) o premianti (agevolazioni fiscali).

Non si può pretendere dai cittadini di pagare la tassa sui rifiuti, anticipatamente quando ilservizio è stato fornito. No servizi no tasse.

 EQUITALIA

A giugno dello scorso anno avevamo chiesto che cessasse il servizio di Equitalia e si trasferisse all’ufficio Tributi del Comune di Crotone, in maniera da rendere possibile la conoscenza dei singoli casi e si potesse modulare interventi a difesa del cittadino in difficoltà.

Dal primo gennaio 2013 la legge 201/2011 prevede che i Comuni gestiscano da soli l'attività di riscossione. Perché aspettare? Molti comuni in Italia l’hanno fatto e ne stanno traendo notevole beneficio.

Non c'è una sola buona ragione per affidarsi a Equitalia. Il comune di Oristano (uno per tutti) ne è la dimostrazione. La gestione diretta dei tributi ha portato sia risparmi sui costi per 150.000 euro all’anno (Il Comune che riscuote in proprio i suoi tributi non deve pagare l'aggio a Equitalia), sia un aumento del gettito di 650.000 euro. Meno costi, più ricavi. Non solo, anche più liquidità in cassa.

"Risorse immediatamente disponibili a differenza di quanto avveniva con la gestione Equitalia quando la liquidazione delle somme avveniva entro i due anni successivi all'emissione del ruolo'', … da una nota del Comune di Oristano.

Di fronte a questi dati la domanda è allora "A cosa è servita Equitalia in questi anni? A che è servito un intermediario che si è frapposto tra i cittadini e gli enti?

All'aumento dei tassi di interesse? Al pignoramento delle case? Alla lentezza amministrativa?" Oristano è un esempio, ma non è il solo, dell'inutilità del ricorso a Equitalia per l'ente che gli affida la riscossione dei tributi. Se cittadini e Comuni non traggono benefici da Equitalia perché continuare e, soprattutto, di chi è stata questa brillante idea di disintermediare i pagamenti a un ente terzo? A che pro?

Il Comune non è un ente impersonale. E’ sul territorio, conosce spesso il contribuente e le sue difficoltà. Può, in caso di necessità di una famiglia indigente, posporre, dilazionare, cancellare un pagamento ingiusto o illegittimo. Si chiama umanità. I Comuni sono obbligati per Legge ad uscire dalla gestione Equitalia già da gennaio 2013. Equitalia non è responsabile dello stato attuale delle cose, ma è un bersaglio. I responsabili sono coloro che l'hanno istituita. Vi ricordiamo che in data 22 giugno 2012 è stata protocollata all’ufficio di questo comune la petizione popolare firmata da oltre 500 cittadini Crotonesi alla quale ancora aspettiamo Vostra cortese risposta.

 VILLETTA DI VIA VENEZIA

Noi del M5Stelle, avevamo intrapreso un’iniziativa che più che alla politica apparteneva al volontariato: abbiamo ripulito la villetta di via Venezia da erbacce ma soprattutto da siringhe, bottiglie rotte, feci di animali ecc. L’idea era di poter tornare a fare riutilizzare la villetta ai bambini del quartiere tant’è che anche gli abitanti dello stesso quartiere, condivisa l’iniziativa, hanno attivamente partecipato nei giorni successivi, aiutandoci a ripulire, offrendoci assistenza materiale e discutendo con noi di come poter garantire il futuro della villetta dopo averla recuperata.

Immaginavamo di stimolare i cittadini a fare altrettanto in altri luoghi abbandonati della città e avevamo proposto ad alcune scuole della zona di organizzare degli eventi per i loro alunni: così da poterli anche istruire dal punto di vista didattico su argomenti come la raccolta differenziata dei rifiuti, su come si cura un orto cittadino, la raccolta e il riciclo dell’organico (in modo da ridurre la quantità di rifiuto che va in discarica) e di programmare iniziative educative culturali utilizzando la stessa in maniera tale di non lasciarla preda dell’incuria e/o dei vandali.

Avevamo anche individuato qualche aggiustamento da fare (il tombino da ripristinare,il gradino scorticato…) e preventivato, con l’aiuto di gente del settore una spesa di 4/5000 euro per metterla in sicurezza (abbiamo prodotto persino il preventivo di spesa con la specifica delle opere).

Ma l’Assessore Candigliota (non sappiamo se Lei ne sia a conoscenza) ha avuto un idea geniale (ci siamo quasi stupiti di non averla pensata prima noi), l’ha chiusa.

Era rimasta aperta per anni con al suo interno migliaia di siringhe e centinaia di bottiglie rotte, ma ora, dopo l’intervento dei cittadini del quartiere e di quelli del Movimento a Cinque Stelle, che l’hanno ripulita e intendevano riconsegnarla alla città, ai bambini, è diventata “pericolosissima”. Pertanto piuttosto che riconsegnarla ai cittadini, si è deciso di sigillarla definitivamente con una grata in ferro all’entrata e lasciandola al suo destino di territorio abbandonato, anziché farne un punto di ritrovo per le famiglie.

Vorremmo comprendere i motivi per cui la Vostra unica ispirazione sia stata quella di chiudere quella villetta e quella sola. Sulla scorta di questa sconcertante vicenda ci viene da chiedervi se non ci siano altri siti di vostra pertinenza e sotto la Vostra responsabilità, a Crotone, che andrebbero anch’essi immediatamente chiusi?


Signor Sindaco, forse non se n'è mai accorto ma sono tanti i problemi che da sempre opprimono questa città ed avete chiaramente dimostrato di non essere riusciti a risolverne mai neanche uno (a parte la chiusura della villetta). I risultati delle Vostre scelte e quelle delle precedenti amministrazioni ricadono inevitabilmente sulla ns salute e sul futuro nostro e dei nostri figli, da tutti i punti di vista, quello dei servizi, della qualità della vita, di quello economico, della possibilità di una speranza di futuro nella nostra terra.

Siamo stanchi di subire passivamente il risultato delle vostre decisioni. È nostra ferma intenzione agire in tutti i modi civili possibili perchè questo territorio smetta di essere sotto assedio e affinchè siano i cittadini, da soli, senza la presenza dei partiti a governare, nell’interesse dei cittadini, del futuro dei propri figli crotonesi.

Oggi, siamo pronti ad offrirLe il nostro contributo con le Nostre idee, e le nostre proposte e Lei, Signor Sindaco, è tenuto ad ascoltare la voce del 30% dei cittadini crotonesi che glielo chiedono a gran voce. Noi siamo disponibili ad incontrarla per proporre una strategia ch nell’immediato possa aiutare questa città ad uscire dallo stallo in cui si trova e

Lei Signor Sindaco ne ha tutta la responsabilità; accolga il nostro invito, le nostre proposte provengono da migliaia di cittadini e Lei ha l'obbligo di ascoltare e provvedere concretamente, prima che sia troppo tardi. Settimanalmente riceverà nostre comunicazioni attraverso le quali la incalzeremo fino allo sfinimento se le richieste di circa 10.000 crotonesi rimarranno disattese e tutti i cittadini saranno messi a conoscenza sull’esito delle nostre richieste, delle loro richieste e sul Suo operato; sapranno dalla nostra voce se il proprio Sindaco è veramente il primo cittadino e si fa parte diligente alla risoluzione dei lor problemi o, se invece, se ne infischia.

Signor Sindaco, si ricordi che Lei rappresenta tutti i crotonesi, sia pertanto all’altezza della situazione, altrimenti lasci ad altri “l’ingrato” compito di fare l’interesse di tutti i crotonesi".