Inchiesta Purgatorio, archiviate le posizioni di due magistrati
Il gip di Salerno, Dolores Zarone, competente sui magistrati del distretto di Catanzaro, ha archiviato le posizioni dei magistrati Giampaolo Boninsegna, all'epoca pm della Dda di Catanzaro con delega ad occuparsi della provincia di Vibo Valentia, e Giancarlo Bianchi, gia' giudice al Tribunale di Vibo Valentia. Archiviate pure le posizioni dell'avvocato Antonio Galati del foro di Vibo, del boss della 'ndrangheta Pantaleone Mancuso di Limbadi (Vv) e di Antonio Maccarone, genero di Mancuso.
I due magistrati escono totalmente prosciolti da ogni accusa costruita dalla Dda di Salerno sulla scorta di un'informativa del Ros di Catanzaro denominata "Purgatorio" e trasmessa poi ai colleghi campani dalla Dda di Catanzaro. Nei confronti di Boninsegna, ora giudice al Tribunale di Firenze, gia' il gip ed il Tdl in sede di rigetto di qualunque misura di sospensione dalla magistratura avevano sottolineato che il magistrato non ha mai rivelato a nessun indagato notizie coperte dal segreto. Indagati come Antonio Maccarone, Pantaleone e Antonio Mancuso per i quali lo stesso pm Boninsegna aveva anzi chiesto al procuratore della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, il visto per l'arresto sin dal 2010. Tale richiesta di arresto avanzata dal pm non era stata pero' trasmessa dalla Dda di Catanzaro ai colleghi di Salerno ma era stata invece depositata dallo stesso Bonisegna al gip in sede di interrogatorio. Per il giudice Bianchi, cui veniva contestato il reato di abuso d'ufficio, si e' invece in presenza di insussistenza totale degli elementi costitutivi del reato. (AGI)