Inchiesta purgatorio: Dda Salerno chiederà giudizio pm Catanzaro
La Dda di Salerno, nell'ambito dell'inchiesta "Purgatorio", ha stralciato la posizione del pm della Procura di Catanzaro, Paolo Petrolo, 37 anni, di Vibo Valentia, per procedere nei suoi confronti con una richiesta di rinvio a giudizio. È quanto si evince dal provvedimento di archiviazione, nell'ambito della stessa inchiesta, già disposto nei confronti di Giampaolo Boninsegna, 53 anni, all'epoca dei fatti pm della Dda di Catanzaro con delega ad occuparsi del Vibonese, e nei confronti di Giancarlo Bianchi, 52 anni, già giudice al Tribunale di Vibo Valentia.
Se per i due magistrati il gip di Salerno, in accoglimento della richiesta del procuratore Franco Roberti e del pm Rocco Alfano, ha disposto l'archiviazione da tutte le accuse per insussistenza totale degli elementi costitutivi del reato, nella stessa richiesta della Dda di Salerno si legge che la posizione del pm Paolo Petrolo stata invece "stralciata da detto procedimento per essere definita con richiesta di rinvio a giudizio". Rivelazioni di segreti d'ufficio il reato contestato al pm Petrolo, in quanto nel corso di una conversazione in auto - intercettata dal Ros - il magistrato avrebbe informato l'ex vice capo della Squadra Mobile di Vibo, Emanuele Rodono', e l'avvocato vibonese Antonio Galati, di imminenti arresti nel Vibonese, avvenuti però tre mesi dopo, da parte della Dda di Roma nell'ambito dell'operazione "Meta 2010" diretta a colpire il narcotraffico gestito dal broker della cocaina Vincenzo Barbieri. (AGI)