‘Ndrangheta: Daffinà (Aterp Vibo), nessun rapporto con boss
Il commissario straordinario dell'Aterp di Vibo Valentia, Antonino Daffinà, già vicesindaco di Vibo e di recente passato dall'Udc a Forza Italia, nel corso di una conferenza stampa ha inteso smentire ufficialmente le notizie apparse sul suo conto su alcuni quotidiani nazionali e settimanali che in questi giorni si sono occupati dell'inchiesta del Ros di Catanzaro denominata "Purgatorio", portata avanti dai pm della Dda Giuseppe Borrelli e Simona Rossi.
Daffinà ha inteso innanzitutto chiarire di non essere legato da alcun rapporto di comparaggio con il boss di Limbadi, Pantaleone Mancuso, detto "Vetrinetta". Affiancato dal suo legale di fiducia, l'avvocato Enzo Gennaro del foro di Vibo, Daffinà ha "bollato" tale asserzione del Ros come priva di "ogni fondamento e lesiva della sua persona, dell'attività professionale di commercialista e dell'immagine della propria famiglia". Il commissario dell'Aterp, che sta valutando l'opportunità di presentare querele per diffamazione, ha poi chiarito che il suo studio commerciale ha curato del tutto legittimamente 15 anni fa una sola pratica per un'impresa agricola della moglie di Mancuso, definendo "del tutto infondati gli attacchi della stampa nazionale" nei suoi confronti. "Basta gettare ombre - ha concluso Daffinà - sulla mia attività politica e professionale in quanto Mancuso alle mie nozze non era neppure fra gli invitati". (AGI)