Legalità: svolta a Catanzaro la manifestazione “Per ricordare”
“Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo". Sono le parole del giudice Paolo Borsellino, un simbolo della lotta alla mafia ucciso a via D’Amelio il 19 luglio del ’92 insieme agli agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Nel loro nome e proprio per promuovere tra i più giovani la cultura della legalità, nel 21mo anniversario della strage, il Sindacato indipendente di polizia Coisp e la testata Catanzaroinforma hanno organizzato la manifestazione “Per Ricordare”, tornando nel quartiere Pistoia, una zona particolarmente a rischio della città. Un gesto concreto anche alla luce degli ultimi atti di vandalismo che hanno deturpato con messaggi intimidatori le strutture di aggregazione che sono state realizzate nel quartiere.
Al posto delle scritte minacciose tanti cittadini, rappresentanti delle associazioni e diversi rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco Sergio Abramo e il prefetto Antonio Reppucci, oltre al segretario generale del COISP Franco Maccari, hanno lasciato le loro impronte con la vernice, disegnando un originale tricolore. Alle ore 16:58, l’ora esatta della strage, l’accensione del "Braciere della memoria", poi via alle attività ludico-sportive dedicate ai ragazzi: dal calcio, al basket, al volley e al Taekwondo.
Un momento solenne della giornata è stato quello dell’intitolazione di una strada ad Emanuela Loi, la prima donna a far parte di una scorta e la prima a morire in servizio.