Assobalneari Calabria-Federbalneari Italia al Tavolo del Ministero delle Finanze
Convocato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, un Tavolo di concertazione con tutte le categorie che gravitano intorno al comparto turistico balenare. Il Sottosegretario Pier Paolo Barretta, organizzatore dell’iniziativa, - informa una nota diffusa da Assobalneari Calabria - ha posto l’accento su due questioni di particolare urgenza per il comparto turistico balneare, i valori dei criteri di calcolo dei canoni demaniali, sollevando al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Stefano Scalera, tutti i dubbi sulla difficile lettura dei valori OMI. A tal fine è stato concordata una rilettura dei canoni, anche perché troppo spesso variabili in relazione alla discrezionalità delle Amministrazioni Comunali.
Urgente, dunque, il riordino del sistema di riscossione demaniale. Il Direttore Scalera ha giustamente valutato il grande contenzioso in essere su tutta la penisola italiana, chiedendo di conoscere l’ammontare economico della pendenza in corso. Il Presidente di Federbalneari Italia, cui Assobalneari Calabria aderisce in ambito Nazionale, Renato Papagni dichiara: “Abbiamo proposto di bloccare immediatamente l’emergenza per quella categoria di canoni pertinenziali che devono ottenere una risposta immediata, con una sospensione sul primo Decreto possibile. In conclusione, seguendo la linea sostenuta fortemente da Federbalneari e dalle Assobalneari Regionali, il prossimo Decreto utile, potrebbe essere proprio quello “ del fare”, su cui il relatore alla Camera, avrebbe la possibilità di inserire un emendamento per salvare i circa 300 casi in Italia con canoni pertinenziali.”.
Durante il confronto al Tavolo di Via XX Settembre, FederBalneari rilancia la linea tracciata con le Assobalneari Regionali, comunica Vito Marra in Rappresentanza dell’imprenditoria calabrese, per risolvere il futuro del comparto turistico balenare: semplificare le modalità di determinazione de canoni demaniali, garantendo entrate certe per lo Stato con due soli valori tabellari e criteri impostati su: arenile, superfici di facile e difficile rimozione e pertinenze, così come ipotizzato con il Disegno di Legge alla Camera dei Deputati, lo scorso 19 luglio 2012. Il Direttore Stefano Scalera si è dimostrato interessato al provvedimento di legge, sul quale l’Area Legale di Federbalneari Italia sta lavorando da diversi mesi. La proposta in questione,aggiunge Vito Marra Presidente di Assobalneari Calabria e Responsabile Sud ed Isole di Federbalneari Italia sarà sul tavolo del Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio, del Sottosegretario Barretta e del Vice Ministro alle Finanze Casero.
Al Tavolo di confronto romano presenti anche il Senatore Armando Cirillo del PD ed il deputato Sergio Pizzolante i quali hanno sollevato giustamente la necessità di riaprire un confronto con l’Europa al fine di rilanciare il comparto turistico balneare, che non può essere vincolato da scadenze restrittive quali il 2020, data comunque valutata a rischio per la possibile intromissione dell’UE.
“La strategia da mettere in campo è quella valorizzare, sin da subito, il sistema di imprese che già sono sul mercato, permettendo loro di investire e restare competitive, rinnovando la concessione almeno per 30 anni, come avviene in altri paesi dell’Unione Europea” - afferma l’On. Sergio Pizzolante. Dubbi sull’efficacia del Decreto Crescita convertito in Legge del D.L 18 Dicembre 2012, n°179, e sulla scadenza del 2020, espressi anche dal Senatore Armando Cirillo:” C’è qualcosa da rivedere, l’Italia deve puntare sul turismo per rilanciare la ripresa economia, ed il comparto balneare è un asset strategico che non può vivere di incertezze e caos normativo.
Il Presidente Papagni di Federbalneari e il Presidente Marra di Assobalneari Calabria affermano: “Siamo sulla strada giusta, è la prima volta che l’iniziativa viene dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, organo amministrativo che ha la capacità politica e le competenze per raccordare il Turismo ed il Demanio, consentendo di chiudere le strategie e le decisioni in modo collegiale.
Intanto, conclude il Presidente Vito Marra ,in merito alle continue problematiche che ruotano attorno il settore e all’intera categoria imprenditoriale,si è deciso di dire basta alle solite promesse e all’istituzione dei vari tavoli sia a livello regionale che provinciale che non hanno seguito. Non abbiamo più tempo da perdere, afferma Vito Marra, i problemi non si possono risolvere in piena stagione turistica, ma come detto negli anni precedenti a tutti i ns. interlocutori il tutto lo si può fare da settembre a maggio. Il repentino trasferimento delle competenze dalla Guardia Costiera alla Regione dapprima e ora ai Comuni Costieri ha provocato seri danni sia all’immagine della ns. Regione che all’economia turistica,ma soprattutto alle imprese del settore e all’occupazione.
A tutto questo va aggiunta la mancanza di pianificazione e di programmazione del settore Turismo in ambito regionale e non possiamo più pensare che in un territorio costiero così sviluppato come il ns. con circa 800 km. di costa, ancora oggi non abbiamo un Assessorato regionale al Turismo ma siamo gestiti da un Dipartimento che non riesce a gestire neppure i bandi di finanziamento per le ns. strutture e, nonostante i ns. solleciti continui, non permettono la partecipazione delle categorie rappresentative degli imprenditori del settore ai tavoli di decisione sulle ns. aziende.
Abbiamo detto basta e proprio per questo si è ritenuto interpellare i massimi Organi Rappresentativi del Governo per l’inadempienza amministrativa e legale della maggior parte dei Comuni Costieri,inadempienti nella pianificazione, nella depurazione e nella protezione delle coste,che stanno provocando danni incalcolabili,anche erariali.
In ultima riunione nazionale si è deciso di mettere in infrazione il ns. Governo e le ns. Regioni Costiere per non aver fatto rispettare le norme nazionali e regionali in ambito di demanio turistico in particolar modo a riguardo il rinnovo dei titoli concessori ventennali, così come stabilito da legge 494/93.
Pertanto, conclude il Presidente Vito Marra di Assobalneari Calabria – aderente al sistema nazionale di Federbalneari Confimprese Italia – si è iniziato dalla Prefettura di Reggio Calabria a relazionare quanto di negativo stanno subendo le ns. imprese di settore per continuare con gli altri Rappresentanti degli Organi di Governo delle altre 4 Province per denunciare quanto negli anni non si è fatto. A nome mio e dell’intera categoria che mi pregio rappresentare rivolgiamo i più sinceri ringraziamenti a S.E. Dott. Piscitelli Prefetto di Reggio Calabria e la Dott.sa Surace per l’attenzione dimostrata nei confronti della ns. Organizzazione
con la riunione dei giorni scorsi avvenuta presso la sede prefettizia convocando i massimi vertici dei ns. interlocutori,dove ha dato l’opportunità ad una rappresentanza di imprenditori aderenti all’associazione di poter manifestare le proprie problematiche che stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto e le aziende del settore,dovute soprattutto ad un’efficienza amministrativa della gestione delle funzioni delegate ai Comuni sul demanio marittimo con finalità turistico – ricreativo.