Confcommercio, Talarico: “con rinnovamento, senza Tassone, un futuro sicuro”
“Mentre in città un altro ente confederale rinnovava il Presidente ogni tre anni, ed eleggeva il più giovane Presidente d’Italia, infondendo nuova linfa, passione e dinamismo alla Confederazione, Pietro Tassone, in Confcommercio, con una norma transitoria, inserita nell’approvazione del nuovo statuto, si accingeva a proporsi per il quarto mandato consecutivo (lo statuto di mandati ne prevede due). - È quanto afferma l'ex Vicepresidente Confcommercio Catanzaro Michele Tallarico - Il Tribunale di Catanzaro ha reso giustizia ed accolto, anche se parzialmente, la nostra domanda, accertando le gravi irregolarità nella gestione Tassone, con violazione dei diritti fondamentali dei soci, revocandolo dalla presidenza di Confcommercio. Ora tutto questo fa parte del passato e la decadenza giudiziaria del Tassone permetterà alla Confcommercio di darsi un nuovo Presidente e di potersi muovere ed agire secondo il principio di legalità.
Pietro Falbo, uno dei componenti nell’azione giudiziaria contro Tassone, seppur con qualche reticenza, ha ragione quando afferma che si erano cercate delle soluzioni di mediazione. – Continua Tallarico - Ma come ci si può fidare e stare con Tassone che ritarda la convocazione dei probiviri per costringere il valente e dinamico Presidente dei giovani imprenditori, già sospeso, a dimettersi, o ad avallare l’assurda decisione di destinare la sala conferenza di Confcommercio, sede istituzionale, fucina di idee e passione sindacale, a sala da ballo!
Una provocazione continuata, nonostante le rimostranze del sottoscritto, e con il silenzio del Falbo. Falbo, che circa un anno fa, bollava Tassone di violenza antisindacale, che ha avuto contezza di ogni passaggio del processo, appoggiando l’idea del commissariamento, bussando alle porte della Confcommercio di Roma, ha improvvisamente cambiato rotta, abbracciando il Tassone, ma senza dissociarsi dal percorso giudiziario. La politica dei due forni, della doppia morale, che va bene nell’attuale momento, ricerca del potere, visibilità ad ogni costo! – Prosegue la nota - Quanto sopra, collegato allo stillicidio di dimissioni ed al malessere generalizzato dei soci, nei confronti di Confcommercio Catanzaro, ha indotto il sottoscritto, nel maggio u.s., a rassegnare le dimissioni, per incompatibilità ambientale da Confcommercio Catanzaro, e dalla FIMAA Provinciale guidata da Pietro Falbo.
Non pensi, il revocato Tassone, di cui il Tribunale ha certificato incapacità e negligenza, di convocare l’assemblea per tentare di farsi rieleggere. Ed infatti, a parte la sua manifesta incandidabilità, alla luce di quanto disposto dal Tribunale, l’eventuale ed inutile tentativo esporrebbe il revocato Tassone e tutti coloro che dovessero votarlo, ad un immediato processo per violazione di una decisione del Tribunale con eventuali conseguenze penali. – Conclude Tallarico -Per la Confcommercio di Catanzaro, finalmente si potrà aprire la porta del futuro, se vi è volontà di rinnovamento, condivisione, e di spirito di servizio.”