Parghelia Guardia Costiera soccorre bagnante su scoglio di Sant’Andrea
È giunta tramite numero blu 1530 all’Ufficio Locale Marittimo di Tropea, comandato dal Maresciallo Lodori, la richiesta di soccorso da parte di una signora, che vedeva la propria figlia, arrampicatasi sullo scoglio denominato Sant’Andrea nelle acque della bellissima Parghelia, in notevole difficoltà.
La giovane, una volta salita sullo scoglio, stante la notevole altezza dello stesso, circa 8 metri dallo specchio acqueo, in preda al panico, non è riuscita più a scendere. Da qui la chiamata al 1530 e l’assunzione del coordinamento del soccorso da parte della Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, che dirottava immediatamente in zona il gommone Guardia Costiera 163, impegnato in quel momento in attività di pattugliamento nelle acque antistanti il litorale di Tropea.
Giunti dopo pochi minuti in zona, l’equipaggio del battello composto dal Sottufficiale Francica e dal Sottocapo Pileggi, resosi conto della difficoltà della giovane, cercava di tranquillizzare la stessa per farla scendere con tranquillità. In considerazione del timore della ragazza, il Sottufficiale Francica, abilitato al salvamento nuoto e al primo soccorso, non esitava a lanciarsi in acqua e a salire anch’egli sullo scoglio di Sant’Andrea, per rassicurare la giovane e aiutarla a scendere con attenzione dallo stesso.
La ragazza, infatti, rassicurata e aiutata dal guardacoste, riusciva piano piano a superare la paura dell’altezza e a scendere dallo scoglio, così da essere imbarcata sul mezzo della Guardia Costiera e accompagnata sulla spiaggia della Pizzuta, ove ad assistere all’operazione di soccorso vi erano numerosissimi bagnanti tra cui la mamma della ragazza, che al lieto evolversi della situazione, applaudivano i due militari intervenuti a ringraziamento di quanto fatto.
Si è conclusa bene una situazione di palese pericolo che poteva evolversi in un incidente, qualora non fossero intervenuti i guardacoste. È pericolosissimo e sconsigliato arrampicarsi - spiegano in una nota dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina – arrampicarsi su scogli, scogliere o costoni rocciosi, infatti, in questi casi, vi è la possibilità che si scivoli e si batta la testa e si cada in mare, con conseguenze spesso tragiche. Sono numerosi gli incidenti che accadono in questo contesto e la prudenza deve indurre i bagnanti a non avventurarsi in questo tipo di situazioni.
Continua incessante il lavoro dell’equipaggio del G.C.163 del Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, che durante l’Operazione “Mare Sicuro 2013” è stato rischiarato nel Porto di Tropea, sono infatti ben sei le operazioni di soccorso che da inizio operazione il mezzo nautico ha portato a compimento nelle acque frequentatissime del litorale costiero compreso tra i Comuni di Zambrone, Parghelia, Tropea e Ricadi.